“Non ricordo esattamente il giorno in cui, bambino, venni a sapere che i miei bisnonni materni erano stati fascisti; né tantomeno ricordo come venni a saperlo, ma ricordo perfettamente il giorno in cui, ormai adolescente, mi resi conto di quello che ciò significava. Quel giorno la parola fascismo uscì dai libri di scuola e si frappose come nebbia tra me e le persone più amate, rendendo improvvisamente torbido tutto ciò che per anni era stato cristallino”. A parlare è il regista fiorentino Duccio Chiarini, che nel documentario “L’occhio di vetro” ha raccontato la storia dei suoi bisnonni fascisti. Il documentario arriva nelle sale italiane dopo la premiazione al 61° Festival dei Popoli come Miglior Documentario Italiano. Proiezione d’eccezione alla presenza del regista presso il Cinema Stensen (viale don Minzoni 25) venerdì 4 giugno 2021 alle ore 20.30.