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sabato 02 novembre 2024

"Institute Benjamenta" dei fratelli Quay nella rassegna gratuita dei Chille a San Salvi

14-12-2021
Ultimo appuntamento della rassegna cinematografica Visioni con "Institute Benjamenta", un film capolavoro del 1995 dei fratelli Stephen e Timothy Quay, tratto dal celebre romanzo Jakob von Gunten di Robert Walser, lo scrittore svizzero cui i Chille dedicano il loro percorso laboratoriale 2021-22. La proiezione di martedì 14 dicembre 2021 alle ore 21.00 a San Salvi è in lingua inglese, con sottotitoli in italiano, realizzati nell’occasione: un evento da non perdere! Ingresso libero, posti limitati con prenotazione obbligatoria: telefono/whatsapp 335 6270739, mail info@chille.it.

La trama del film è semplice: “Institute Benjamenta” è un’accademia per domestici diretta da Johannes e Lisa Benjamenta, fratello e sorella. Il nuovo arrivato, Jakob, impara a conoscere le strane regole di un mondo grottesco e chiuso in sé stesso. Dopo l’arrivo di Jakob il comportamento di Lisa cambia. Johannes pensa che sia proprio il suo ingresso ad aver mutato l'equilibrio emotivo della sorella.

Complessa ed affascinante la realizzazione in immagini: il film è una concreta esperienza visiva del non-sense applicata alla dialettica impura di un cinema del non-ritorno. I fratelli Quay, maestri assoluti dell’animazione stop-motion, quando per la prima volta si cimentano nell’operazione arrischiata ma affascinante del lungometraggio, dichiarano da subito la loro alterità al cinema mainstream. Le immagini di questo loro primo film, "Institute Benjamenta", sono avvolte in un b/n di tale rarefazione visiva, da generare un cinema virtuosistico e verticistico, dove l’amalgama dei chiaroscuri di una fotografia pastosa e muliebre rende l’esperienza visiva un’assunzione di responsabilità pesante e per certi versi unica da parte dello spettatore: quello che si sta vedendo è un tipo di cinema non riproducibile in altri contesti. Il film è di per sé un’esperienza a sé stante, priva di filiazioni con qualsiasi altro modello estetico pre esistente.

“Institute Benjamenta” presenta una narrazione di esemplare e struggente semplicità. Come detto, in un tempo imprecisato, un nuovo allievo, Jakob, bussa alla porta di un istituto per apprendisti camerieri. L’istituto è gestito da un uomo e una donna, Johannes e Lisa Benjamenta, rispettivamente fratello e sorella. Quando Jakob entra a far parte dell’ambiente surreale dell’istituto, il comportamento di Lisa cambia, fino a tramutarsi in una strana malattia percettiva, che la porta alla morte. Anche seguendo il romanzo di Walser, i fratelli Quay tendono a lasciare il film privo di qualsiasi spiegazione. L’atmosfera che si respira tra le stanze è quella di un ambiente chiuso dove l’aria non passa mai, la cura dei dettagli è ammirevole e pone in contrasto le anime dei protagonisti, sempre ambivalenti e carichi di un pathos interno di indecifrabile eleganza.

Se vi è un gran merito nei film dei fratelli Quay e soprattutto in “Institute Benjamenta” è quello di dare la possibilità allo spettatore di perdersi all’interno di un film rarefatto e privo di appigli logici. “Institute Benjamenta” è un territorio visivo di nessuno, un paesaggio visivo sconnesso alla percezione umana. I giochi di luce e l’assottigliarsi della distanza tra elemento percepibile ed elemento immaginativo, rende immediato l’ingresso in una quarta dimensione post-visiva, dove il Tempo assume le contraddizioni del luogo divenendo un mosaico fluido in perenne mutazione sincretica.

Informazioni e prenotazioni: telefono e whatsapp 335 6270739, mail a info@chille.it