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sabato 28 dicembre 2024
"Illusioni perdute", il film di Xavier Giannoli al Cinema Spazio Uno di Firenze
27-01-2022
Da giovedì 27 gennaio a mercoledì 2 febbraio 2022, il film "Illusioni perdute" di Xavier Giannoli, con Benjamin Voisin, Cécile de France, Vincent Lacoste e Xavier Dolan, torna in programma al Cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10).
Lucien è un giovane poeta che, nella Francia del XIX secolo, aspira a diventare un artista. Pieno di speranze e aspettative, si trasferisce a Parigi in cerca di successo sotto la custodia della sua mecenate. Mentre affronta il mondo letterario alla ricerca del proprio futuro, si renderà presto conto che avrà a che fare con una realtà spietata, sottoposta alla legge del guadagno e della finzione, dove tutto ha un prezzo...
Il film in costume francese di Xavier Giannoli è stata una delle più belle sorprese dell'anno: feroce, sontuoso e dannatamente attuale, racconta l'ascesa e la caduta di un giovane ai tempi dei primi mass media. "Illusioni perdute" potrebbe essere il miglior film del 2021 sul tema dell'impatto che i social media hanno sulla personalità e sull'intimità di ciascuno di noi. Un risultato davvero sorprendente, considerando che si tratta di un film in costume basato sull'opera dello scrittore francese Honoré de Balzac: la storia è ambientata nella Francia del 1820, in epoca di Restaurazione. Sontuoso e magnifico sia per regia sia per ambientazioni e costumi, il film racconta l'ascesa e la caduta di Lucien de Rubempré, un giovane poeta di campagna che a Parigi tenta la strada del successo letterario. Giannoli sognava di realizzare questo adattamento da ben 25 anni ed è riuscito a farlo con una produzione ricchissima di mezzi: il film è costato 19 milioni di euro e vede al fianco del protagonista Benjamin Voisin attori del calibro di Gerard Depardieu, Vincent Lacoste, e Xavier Dolan. Grazie a un'ottima elaborazione della scrittura incisiva e illuminante di Balzac, il regista riesce a raccontare l'alba dei mass media e l'enorme impatto che i primi giornali hanno avuto sulla società francese, plasmando la realtà, creando miti e distruggendo vite. Attraverso la parabola di Lucien ritrae un mondo frenetico e affascinante in cui i giornali e i giornalisti fanno di tutto, tranne che informare il pubblico. L'obiettivo dei giornalisti è rendere felici gli azionisti e aumentare il fatturato dell'azienda per cui lavorano, intessendo un'intricata rete di relazioni umane in cui gli amici sono tanto importanti quanto i nemici, costruendo un'immagine pubblica apparentemente schietta e libera da condizionamenti. L'errore di Lucien è credere in questa libertà, pensare veramente che le penne dei giornalisti abbiano la capacità di mitigare il potere mai sopito dell'aristocrazia.