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venerdì 27 dicembre 2024
"Parigi, 13Arr.", il film di Jacques Audiard al Cinema Spazio Uno di Firenze
24-03-2022
Da giovedì 24 a mercoledì 30 marzo 2022, il film "Parigi, 13Arr." di Jacques Audiard, con Lucie Zhang, Noémie Merlant, Makita Samba e Jehnny Beth, arriva in versione originale francese con sottotitoli in italiano al Cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10).
L’educazione sentimentale ai tempi delle chat in una Parigi in bianco e nero con un po' d’Oriente e molta New York. Tre giovani, carini e disoccupati, tre personaggi (più uno) in cerca d’amore e di indipendenza. Emilie incontra Camille, che è attratto da Nora, che incrocia il cammino di Amber. Tre ragazze e un ragazzo ridefiniscono l’amore moderno.
Il film, adattamento della graphic novel “Killing and Dying” di Adrian Tomine, edito in Italia con il titolo “Morire in piedi”, racconta quattro vite con i rispettivi interrogativi esistenziali, quattro destini che si intrecciano sullo sfondo dei grattacieli parigini di “Les Olympiades”, quartiere nel 13° Arrondissement. Audiard firma la sceneggiatura con Céline Sciamma e Léa Mysius ibridando la crudezza del proprio stile con tocchi più intimi e romantici. È un film che si interroga sull'oggi, sull' indecifrabilità delle relazioni umane, sull'amore e il desiderio che si confondono, sulla fragilità delle speranze, sulla mancanza del contatto divenuta oramai abituale. ll ritratto di una gioventù che fa i conti con la precarietà esistenziale ma che non ha smesso di cercarsi attraverso qualcuno da amare e da cui farsi amare. Lo sguardo è quello che si concretizza attraverso la splendida fotografia di Paul Guilhaume, che spesso si sostituisce ai dialoghi. Presentato in concorso allo scorso Festival di Cannes, è girato in bianco e nero, come l’atteggiamento mentale di un’intera generazione; bianco e nero, senza colore, come gli amori consumati nel tempo di un incontro durante l’orario di lavoro. Eppure è proprio questa infinità di sfumature di grigio che restituisce lo spessore della vita contemporanea: un bianco e nero che esalta i corpi nudi intrecciati in una periferia parigina fatta di anonimi grattacieli. Il bianco e nero di una Parigi multietnica, dove essere tutti francesi è una realtà acquisita. Il 13° Arr. è una Parigi slegata dall’immagine che ne abbiamo sempre avuto, così come lo sono i personaggi. È una finestra che si apre all’improvviso sui Millennial: sono davvero una generazione così bianca e nera? Davvero il loro mondo è solo quello virtuale? Audiard non concede troppe piste....solo un lieto fine lasciato là.