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giovedì 26 dicembre 2024
Fondazione Stensen: il regista Antonio Capuano alla Manifattura Tabacchi di Firenze
29-08-2022
Lunedì 29 agosto 2022 la Manifattura Tabacchi di Firenze (via delle Cascine, 35), grazie al programma a cura della Fondazione Stensen, ospiterà un ospite speciale, il regista, scenografo e accademico napoletano Antonio Capuano, 82 anni, 30 anni di carriera, celebrato da Paolo Sorrentino nel suo film “E’ stata la mano di Dio”. Capuano incontrerà il pubblico alle 19.30 (ingresso libero).
Alle 21.30 sarà proiettato il suo film “Il buco in testa” (ingresso 6 euro) che racconta la storia di Maria Serra (Teresa Saponangelo), una donna che vive in provincia di Napoli. La sua vita scorre incerta, tra un lavoro precario, nessuna relazione sentimentale e una madre che non parla. Circa quarant'anni prima suo padre, ai tempi un giovane vicebrigadiere, è stato ucciso da un attivista dell'estrema sinistra durante una manifestazione. Dopo due mesi dalla morte del genitore, Maria è venuta alla luce e non ha mai saputo che faccia avesse l'assassino di suo padre. Adesso che è grande, la sua psicologa la incoraggia ad incontrare a Milano l’assassino di suo padre, uscito di galera dopo aver scontato la sua pena. E Maria vuole andare a quell’incontro con una pistola.
Il regista Capuano incontrerà il pubblico della Manifattura alle 19.30 in un talk di un’ora, parlerà del suo film “Il buco in testa” e parlerà della sua carriera. Dopo una lunga gavetta in televisione come scenografo, ha esordito nel mondo del cinema nel 1991 con il lungometraggio “Vito e gli altri”, un film sulla difficile vita dei bambini di strada a Napoli, vincitore della ottava edizione della Settimana Internazionale della Critica a Venezia. Il successo arriva nel 1996 con il film “Pianese Nunzio”, che narra la storia di un giovane chierichetto molestato dal parroco della sua chiesa. Luna Rossa, del 2001, gli valse la Nomination al Leone d’Oro alla 58esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. “La Guerra di Milano” del 2005 si aggiudicò il Premio dei critici al David di Donatello.