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giovedì 26 dicembre 2024
Nuova programmazione settimanale del Cinema Spazio Uno di Firenze
27-10-2022
Ecco la programmazione del Cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10) che da giovedì 27 ottobre a mercoledì 2 novembre 2022 proietterà i seguenti film:
"MIRACLE - Storia di destini incrociati" di Bogdan George Apetri Approda al Cairo International Film Festival, dopo l’anteprima a Orizzonti, "Miracle - Storia di destini incrociati", thriller del giovane regista rumeno Bogdan George Apetri che costruisce un plot dal solido meccanismo a incastro con riconoscibili derivazioni hitchcockiane: opera di solidissima fattura. Tutto inizia con una suora che piange e che dopo una misteriosa conversazione con un'altra suora lascia il convento e prende un taxi per la città...Il cinema rumeno non è diventato famoso grazie ai suoi thriller, ma di tanto in tanto un thriller rumeno riesce a sorprendere il mondo, e ora è il turno del terzo lungometraggio di Bogdan George Apetri. Mettendo insieme una suora e un detective esperto, Apetri riesce ad affascinare il pubblico con una storia imprevedibile e violenta mentre giudica la società rumena. Diviso in due blocchi, con due protagonisti antitetici, il film oppone visioni opposte della realtà: una fideistica, l'altra materialista; una spirituale, l'altra tenacemente razionale. Apetri cerca una sintesi tra le due trame complementari del suo film (una più misteriosa e l'altra speculativa) e fra i mondi contrapposti che mette in scena. Giovane, bella, misteriosa, Cristina rappresenta l'innocenza disarmata; aggressivo e risoluto, Marius incarna invece l'esperienza di chi accetta e combatte il male del mondo, ma non può nulla per impedirlo. Marius è al servizio di Cristina, lotta per dare un volto al suo assalitore, ma anche Cristina interviene in favore di Marius, arrivando laddove la ragione non può. Tra questi due mondi e dimensioni c'è un intero Paese, la Romania, diviso fra tradizione e modernità, religione e giustizia; fra l'arretratezza di una campagna dove greggi di pecore bloccano il traffico e i cavalli attraversano paesaggi da western e la modernità di città di cemento che inghiottono esistenze.
Giovedì 27/10 Ore 15:45 - 21:00 Venerdì 28/10 Ore *19:15 Sabato 29/10 Ore 16:00 - 21:15 Domenica 30/10 Ore 15:45 - 21:00 Lunedì 31/10 Ore *18:00 Martedì 01/11 Ore 15:30 - 21:20 Mercoledì 02/11 Ore 17:40 *Le proiezoni con asterisco sono in Rumeno + Sott. Martedì 01/11 alle ore 21:20 il regista saluterà il pubblico
"UTAMA - Le terre dimenticate" di Alejandro Loayza Grisi "Se tu sapessi leggere i segni, lo sapresti già – Quali segni? Tutto indica soprattutto che è ora di lasciare questo posto". Che due generazioni, incarnate da un nonno e suo nipote, siano in disaccordo non è francamente sorprendente, ma quando si tratta di vita o di morte, di credenze ancestrali, ed è coinvolta una terza persona, la controversia è molto più difficile da risolvere. Questo è il tema che il regista boliviano Alejandro Loayza Grisi affronta con grande umiltà, semplicità, precisione e maestria nel suo primo lungometraggio Utama - Le terre dimenticate, presentato al Festival di Sundance, nel concorso World Cinema Dramatic. Il film lancia un forte grido di allarme sui mutamenti climatici senza fare proclami ma con empatia umana. Alejandro Loayza-Grisi ci porta in una terra poco frequentata dal cinema per raccontarci una piccola storia che si situa in grandi spazi spettacolari che ricordano il cinema di Sergio Leone o di John Ford per la potenza che amanano dal punto di vista visivo. Non siamo però di fronte a vicende cariche di azione anche se la tensione non manca. Perché fin dalla prima inquadratura di un uomo che cammina da solo in una terra arida veniamo collocati in una dimensione in cui l'essere umano e la Natura non vivono più in comunione. Alejandro Loayza Grisi tesse una promettente opera prima esistenzialista e mistica: per gli indiani Quechua, l'uomo e la natura sono una cosa sola. Ma sull'altopiano boliviano, nel vasto deserto incorniciato in lontananza dalle montagne andine, l'austerità è di un'intensità rara. Cielo azzurro implacabile, terra inaridita, visi segnati che sembrano scolpiti dal tempo, divisione ultratradizionale dei ruoli maschili e femminili, credenze mistiche e cerimonia di sacrificio affinché torni l'acqua: per un giovane cittadino, la caparbietà e l’introversione estreme di Virginio, il suo rifiuto categorico della modernità e la sua segreta accettazione (oltre lil rifiuto) della sua morte imminente, non sono altro che egoismo e rigidità. Ma mentre si oppone e cerca di piegare suo nonno, Clever compie un percorso infinitamente umano in cui la profondità dei sentimenti sarà portatrice di valori senza tempo...
"WILD MEN - Fuga dalla Civiltà" di Thomas Daneskov Avete mai avuto voglia di mollare tutto e andare a vivere in mezzo alla natura incontaminata come i primitivi? L'opera seconda del regista danese ha letteralmente conquistato il pubblico del Bif&st 2021, dove il film è stato presentato nel concorso della sezione Panorama Internazionale. "Wild Men – Fuga dalla civiltà" è nelle sale da giovedì 20 Ottobre con ARTHOUSE, nuovo progetto editoriale di I Wonder Pictures dedicato al cinema d’essai in collaborazione con Valmyn. Già dal plot si intuisce quanto fuori dai recinti canonici siano la vicenda narrata e le figure che lo animano: il film è un concentrato di black-comedy e dramma umano, in cui i due estremi si mescolano senza soluzione di continuità per affrontare con i toni leggeri una serie di temi universali al fine i fare scaturire più di uno spunto di riflessione. E in questo i cineasti scandinavi sono sempre stati dei maestri. Ma andando a stringere, la morale di questa favola nera dei giorni nostri è fin troppo chiara: spogliarsi di tutto e mettere da parte tecnologie e comfort contemporanei per capire realmente di cosa si ha bisogno. Il Martin di "Wild Men", interpretato dal divo di casa Rasmus Bjerg, si tramuta nel capitolo on the road di un romanzo di formazione in età adulta che dispensa risate e spunti sui quali è giusto soffermarsi. Una storia di mascolinità contemporanea, un pò commedia degli equivoci e un pò "buddy movie" (genere cinematografico che ha come argomento portante l'amicizia tra due persone) sulle montagne. Una mascolinità incerta e ferita, che cerca invano di riaffermarsi attraverso l'utopico prisma del cacciatore autosufficiente che rifiuta i compromessi della vita civile. Il tutto è raccontato con tono divertente e caricaturale dal regista, che però non perde di vista una certa ambiguità scomoda e tragica che ogni tanto fa capolino tra le pieghe della vicenda. È del resto questo lo stile scandinavo, che spesso riesce a raccontare il turbamento esistenziale dell'uomo mettendo alla berlina le residuali impalcature di una visione di genere fatta di stoicismo ed emotività soppressa. Semplice e lineare, immediato e senza fronzoli, "Wild Men" fa facilmente breccia nel cuore dello spettatore consegnandogli un film dai tocchi coeniani, a tratti irresistibile e irrefrenabile quando decide di utilizzare lo humour e il politicamente scorretto come “armi improprie” di divertimento di massa.
"MOONAGE DAYDREAM" di Brett Morgen Venerdì 28/10 Ore 21:15 Inglese + Sott. Lunedì 31/10 Ore 15:45 - 21:30 Inglese + Sott. Martedì 01/11 Ore 17:30 Inglese + Sott. Emoji Lunedì 31/10 la proiezione delle 21:30 sarà preceduta da una "chicca Horror" in occasione di Halloween, ma non vi sveliamo la sorpresa... Emoji
"MARCIA SU ROMA" di Mark Cousins Giovedì 27/10 Ore 19:20 Mercoledì 25/10 Ore 19:45