La vicenda di Benedetta Carlini, mistica e suora cattolica del Seicento accusata di omosessualità ed eresia nel monastero di Pescia è il soggetto del nuovo fillm di Paul Verhoven "Benedetta" con Virginie Efira e Charlotte Rampling, designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani – SNCCI. La pellicola sarà in programmazione allo Spazio Alfieri di Firenze (via dell'Ulivo, 8) da giovedì 2 marzo ore 15.00 e 19.15 fino all'8 marzo 2023.
“Ricalcando la figura reale di una passionaria del XVII Secolo, Paul Verhoeven offre una visionaria ricostruzione storica, animata da un furore mistico che confonde spiritualità e sessualità e innesta il sacro nel profano. Richiamando il rapporto tra verità e menzogna, da sempre centrale nel suo cinema, il regista descrive una femminilità sospesa tra liberazione e mortificazione della carne, facendo di questa controversa suora la nuova eroina del suo cinema iconoclasta, nella vibrante presenza di Virginie Efira”. Benedetta è stato presentato in concorso al 74° Festival di Cannes e candidato ai Cesar. Il film è liberamente ispirato al saggio Atti impuri: vita di una monaca lesbica nell’Italia del Rinascimento della Prof. Judith C. Brown, che a sua volta documenta il processo a Benedetta Carlini, Badessa del monastero di Pescia all’inizio del Seicento, mistica e visionaria, accusata di omosessualità ed eresia. Alla fine del XVII Secolo l’Italia è devastata dalla peste. Benedetta Carlini entra come novizia nel convento di Pescia, in Toscana. Fin dalla sua più tenera età, era stata notata per aver compiuto dei miracoli. Il suo ingresso nella comunità monastica stravolgerà radicalmente la vita delle sue consorelle. Suor Benedetta fu oggetto di una sorveglianza costante. Sul piano della fede, le stigmate e le visioni della religiosa condussero le autorità del tempo a investigare dettagliatamente al fine di decidere l'opportunità della sua canonizzazione, sul piano personale stabilirono che Benedetta Carlini avesse una relazione sessuale regolare con un'altra sorella, Bartolomea. Verhoeven mette mano alla ricerca storiografica della Brown facendone qualcosa di enorme, che lascia (grandi) questioni in sospeso: Benedetta era una mitomane manipolatrice o una profetessa? Era una santa in contatto soprannaturale con Cristo oppure una lesbica in rapporto carnale con Bartolomea? Allergico a qualsiasi forma di manicheismo, Paul Verhoeven è esattamente dove lo aspettavamo, nelle zone d'ombra del desiderio e della fede.
Per ulteriori informazioni: www.spazioalfieri.it