Città di Firenze
Home > Webzine > Cinema > La nuova programmazione settimanale del Cinema Spazio Uno di Firenze
mercoledì 25 dicembre 2024

La nuova programmazione settimanale del Cinema Spazio Uno di Firenze

16-03-2023
Ecco la programmazione del Cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10) che da giovedì 16 a mercoledì 22 marzo 2023 proietterà i seguenti film:

"WOMEN TALKING - Il diritto di scegliere" di Sarah Polley (In Inglese + Sottotitoli)
“Come potremo essere perdonate, se non dagli anziani a cui abbiamo disobbedito?“. Esce finalmente nei cinema italiani "Women Talking – Il diritto di scegliere", il dramma osannato dalla critica diretto da Sarah Polley. Candidato a due Premi Oscar: Miglior Film e Miglior Sceneggiatura non originale, “Women Talking è basato sul romanzo bestseller “Donne che parlano” di Miriam Toews e porta sul grande schermo la terrificante storia di un gruppo di donne di una colonia religiosa. Il cast d’eccezione che dà voce a alle donne raccontate da Sarah Polley. Ispirato a una storia vera, il film si inserisce in un discorso attuale che ci riguarda tutti da vicino. Sarah Polley è un talento puro, un talento che meriterebbe un riconoscimento di molto superiore a quello ottenuto finora. Quattro film da regista in poco meno di vent’anni: "Away from Her", "Take This Waltz", "Stories We Tell" e adesso "Women Talking - Il diritto di scegliere" che la posizionano tra i nomi più significativi del nuovo cinema americano per la sua capacità di indagare le emozioni con un’intimità profondissima. Con "Women Talking" la regista fa un’ulteriore passo in avanti e porta in scena un racconto quanto mai moderno, eppure capace di trascendere passato, presente e futuro tanto sono amaramente universali i temi trattati. Lo fa partendo dal romanzo del 2018  "Donne che parlano", ispirato a sua volta a fatti realmente accaduti nel 2011 in una colonia Manitoba in Bolivia. Profondamente credenti, private della più semplice educazione scolastica, spaventate, le donne protagoniste di "Women Talking" fanno qualcosa che era sempre stato negato loro: iniziano a pensare. Ambientato quasi totalmente all’interno del fienile, il film ha il sapore dell’opera teatrale mentre mette in scena un tema che ci riguarda tutti. La Polley si addentra in una riflessione su fede, confronto, perdono, consapevolezza, potere, unione e autodeterminazione.

Giovedì 16/03 Ore 15:45 - 21:10
Venerdì 17/03 Ore 19:25 - 21:15
Sabato 18/03 Ore 17:40 - 21:15
Domenica 19/03 Ore 17:25 - 19:15
Lunedì 20/03 Ore 15:45 - 19:15
Martedì 21/03 Ore 18:00 - 21:20
Mercoledì 22/03 Ore 15:30 - 21:30
- SABATO 18/03 ALLE ORE 21:15 IL FILM SARÁ INTRODOTTO DALLO PSICOLOGO, Dott. G. Bonavita

"DISCO BOY" di Giacomo Abruzzese (In Francese + Sottotitoli)
Presentato alla Berlinale, unico film italiano in concorso, ha vinto l’Orso d’Argento per il Miglior Contributo Artistico per la fotografia (meravigliosa) di Hélène Louvart. "Disco Boy" di Giacomo Abbruzzese è un film potentissimo, figlio del miglior cinema contemporaneo, che mischia le derive digitali di questo storytelling visivo in un calderone di esoterismo, luci al neon, sonorità elettroniche e rimandi alla Nuova Hollywood. Quello di Abbruzzese non è un debutto per tutti e sicuramente una volta al cinema dividerà il pubblico e animerà un dibattito. C’è chi lo odierà e chi lo amerà, nessuna via di mezzo, e sempre e comunque per gli stessi motivi: la sua complessità, le sue risoluzioni criptiche, il suo stile derivativo e particolarissimo. Franz Rogowski è il militare bielorusso Aleksei, un moderno Walter Kurtz in questa versione elettronica di "Apocalypse Now". È il protagonista assoluto, in fuga da una nazione fascista, che si reinventa eroe e risale il Delta del Niger in un viaggio anche interiore alla ricerca di un vero scopo, lontano dal suo cuore di tenebra. A fare luce sul suo viaggio ci pensano le soluzioni visive che Abbruzzese adotta, che ai più ricorderanno il cinema di Winding Refn, ma che in realtà sono molto più vicine all’arte contemporanea e digitale: c’è una lotta sul pelo dell’acqua vista attraverso la visione termodinamica che richiede anche un grande sforzo di immedesimazione da parte dello spettatore. I protagonisti sono tutti alla ricerca di un luogo "altro", e questo luogo “altro” è la pista da ballo di un club francese dove Aleksei e Udoka si rincontrano dopo l’ esperienza in Nigeria. La pista da ballo diventa metafisica e si fa esperienza spirituale più che carnale. La grande colonna sonora curata da Vitalic accompagna questa unione di destini. Non c’è bisogno di spiegare quello che succede davanti ai nostri occhi perché sono le immagini e la musica a parlare. Si apre forse così una nuova fase del cinema italiano, finora solo auspicata: quella fatta di intenzioni e della versione più estrema dello show, don’t tell e ci pensa Abbruzzese a guidare questa nuova corrente.

Giovedì 16/03 Ore 19:30
Venerdì 17/03 Ore 17:50
Sabato 18/03 Ore 19:30
Domenica 19/03 Ore 15:45

"TUTTO IN UN GIORNO" di Juan Diego Botto
Dopo la presentazione alla scorsa Mostra di Venezia nella sezione Orizzonti, arriva in sala "Tutto in un giorno" (En los márgenes), un dramma corale ambientato nel giro di sole 24 ore e interpretato da Penélope Cruz e Luis Tosar che racconta il tragico problema degli sfratti in Spagna a danno dei più indigenti. Juan Diego Botto -qui al suo esordio registico- gira una pellicola onesta, che non fa troppi sconti e che coinvolge molto emotivamente. Un film di analisi sociale con il focus sugli sfratti che hanno dilaniato la Spagna negli anni scorsi. Tre storie che si sviluppano nell'arco di un giorno e che la mattina successiva trovano il loro epilogo. Le difficoltà economiche e di lavoro portano strascichi importanti nelle vite di questi nuclei familiari. Sono le donne a portare la croce, mentre gli uomini risultano impalpabili. È stata proprio Penélope Cruz a convincere l’amico Juan Diego Botto ad occuparsi della regia di "Tutto in un giorno" e lo ha fatto perché colpita da una notizia terribile: in Spagna ogni anno si eseguono quasi 50.000 sfratti, ovvero quasi 140 sfratti al giorno. Quello che è ormai diventato un problema sociale, per non dire una piaga, non poteva restare sotto silenzio nemmeno e specialmente non al cinema, e Botto ha il merito di essere soltanto partito dalla questione sfratti per allargare il discorso e lo sguardo ad un intero sistema di oppressione sociale nei confronti degli emarginati. In questa sua pellicola d’esordio lo sguardo di Botto rimane sempre indagatore e mai giudicante, riuscendo a catturare per gran parte del minutaggio la forza devastante delle frustrazioni, delle difficoltà e dei problemi di natura soprattutto burocratica che i tre personaggi principali del film devono affrontare. Botto rimane incollato a loro e specialmente a Rafa, la cui storyline fa da filo conduttore all’intera vicenda e che alla fine dei conti risulta anche essere la più interessante e quella meglio costruita.

Giovedì 16/03 Ore 17:40
Venerdì 17/03 Ore 15:45
Sabato 18/03 Ore 15:45
Domenica 19/03 Ore 21:10

"TÁR" di Todd Field
Lunedì 20/03 Ore *21:00 (Inglese + Sott.)
Martedì 21/03 Ore 15:15
Mercoledì 22/03 Ore 17:15

"I GUERRIERI DELLA NOTTE" di Walter Hill - (Edizione restaurata in 4K)
Martedì 21/03 Ore 19:45
Mercoledì 22/03 Ore 20:00
Il film è in Inglese + Sottotitoli

"L'OMBRA DI GOYA" di José Luis López-Linares
Lunedì 20/03 Ore 17:40


Per ulteriori informazioni: www.cinemaspaziouno.it