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martedì 05 novembre 2024

La nuova programmazione settimanale del Cinema Spazio Uno di Firenze

08-06-2023
Ecco la programmazione del Cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10) che da giovedì 8 a mercoledì 14 giugno 2023 proietterà i seguenti film:

"RISPET - Il Lato oscuro della Montagna" di Cecilia Bozza Wolf
Il "Rispet" è una parola dialettale trentina che racchiude in sé un mondo di emozioni e conflitti, un sentimento ambiguo oscillante tra onore e vergogna, capace di condizionare nel profondo i comportamenti degli abitanti delle piccole comunità montane. Il film è interamente girato con attori non professionisti nella Valle di Cembra ed è la storia di un borgo di montagna immerso nei vigneti dove gli abitanti giurano di essere una grande famiglia, ma tra loro serpeggia una profonda incapacità di esprimere emozioni e desideri. "Rappresentare il “Rispet” per me -spiega la regista- significa parlare di un sentimento che ha condizionato tutta la mia vita: nonostante me ne sia andata dal mio paese di montagna a diciotto anni, e abbia avuto l'occasione di conoscere altri mondi, una parte di lui sopravvive radicata nel mio intimo, come una vecchia cicatrice che ogni tanto torna a dar fastidio". Il prezioso lavoro di Cecilia Bozza Wolf, è seguito dal sociologo Christian Arnoldi, autore di “Tristi Montagne- Guida ai malesseri alpini”, che descrive il “rispet” come la ritrosia, il ritegno, la vergogna, emozioni che portano le persone a soffocare sentimenti e desideri pur di non violare gli equilibri consolidati di una comunità e rischiare di venire derisi o esclusi. "Con questo film - sottolinea Cecilia- ho voluto mettere in luce questo particolare aspetto della vita in montagna, quello che più di tutti finisce nascosto sotto al tappeto. Sono nata e cresciuta in un piccolo paese del Trentino, ho vissuto in prima persona il “rispet” e le sue conseguenze, talvolta anche tragiche, ma ho deciso da adulta di continuare a vivere in un paesino di montagna. Considero questo film un atto d'amore, non di disprezzo, nei confronti di una realtà che rimane pur sempre casa mia". Il film, scritto dalla regista insieme a Raffaele Pizzatti Sertorelli, è certificato "Green Film": un marchio promosso dalla Trentino Film Commission e assegnato ai progetti audiovisivi che adottano pratiche rispettose dell'ambiente durante le riprese.

Giovedì 08/06 Ore 21:15 Con Video-saluto della Regista!
Venerdì 09/06 Ore 16:10
Sabato 10/06 Ore 19:20
Domenica 11/06 Ore 17:40
Lunedì 12/06 Ore 17:20
Mercoledì 14/06 Ore 18:05

"IL SOL DELL'AVVENIRE" di Nanni Moretti
Un magnifico film sull’invecchiare, sul tempo ormai andato, e sulla difficoltà ad adattarsi al mondo che cambia troppo in fretta...ma anche un film che sogna di “rimettere le cose a posto”. "Il Sol dell’Avvenire" è il nuovo, prezioso film di Nanni Moretti che, tra ironia e nostalgia, ripercorre lo sviluppo recente del cinema e delle sue forme. Il film è stato  una delle tre pellicole italiane in concorso a Cannes insieme a "La Chimera" di Alice Rohrwacher e "Rapito" di Marco Bellocchio. Dopo la parentesi di "Tre piani" (2019), unico film tratto da un soggetto non originale, ritorna il Moretti più puro e genuino con una pellicola che costituisce un atto d’amore per il cinema. Un film ricco di riferimenti metacinematografici che risente l’influenza del Maestro Fellini a partire dalle atmosfere circensi. Ma "Il Sol dell’avvenire" è molto di più: potrebbe sembrare una commedia ma in realtà lascia quell’amaro in bocca e quella rassegnazione nostalgica tipica del dramma. Un Moretti che attraverso il suo alter ego Giovanni ritorna al moralismo e al sarcasmo del suo periodo d’oro e che, insieme ad un’intrinseca malinconia ci trasmette un messaggio di speranza che vale la pena vedere. “Il sol dell’avvenire” è talmente complesso nella sua apparente semplicità da richiamare anche “Effetto notte” di Truffaut: anche lì si rappresenta “un film nel film”, ma la capacità morettiana di attraversare con naturalezza tutti i contesti sorpassa, anche per profondità, quella di Truffaut. Le citazioni più belle rimangono, però quelle felliniane: dalla sequenza finale de "La dolce vita" vista al cinema al circo che arriva a Roma. Innegabile è poi il rimando a "8 1/2" non solo con la parata finale ma anche e soprattutto con il filo conduttore de "Il Sol dell’avvenire": Giovanni è molto simile al Guido Anselmi di Marcello Mastroianni, un regista in preda ad una crisi esistenziale dettata dall’inaridimento cinematografico. Alla fine entrambi sembrano però ritrovare quell’equilibrio interiore e quella speranza che sembravano scomparsi.

Giovedì 08/06 Ore 16:00 - 19:30
Venerdì 09/06 Ore 18:00 - 21:30
Sabato 10/06 Ore 16:00 - 21:30
Domenica 11/06 Ore 16:00 - 19:30
Martedì 13/06 Ore 16:30
Mercoledì 14/06 Ore 19:50

"DALILAND" di Mary Harron
Una meravigliosa istantanea degli anni '70 che mette al centro un Dalì crepuscolare sospeso tra pulsioni di morte, malattia e nodi irrisolti. Come si racconta un genio? Come ci si accosta alla poliforme, allucinata, torrenziale, estatica vita di Salvador Dalí? Si può separare l’uomo dalla Storia? Il privato dal pubblico? L’intimità dalla fama? Mary Harron, professionista in biografie di uomini carismatici ("La scandalosa vita di Bettie Page", "Charlie Says" ma anche "American Psycho") parte da questi eterni dilemmi per affrescare il suo "Daliland". "Non c’è cosa che quest’uomo non faccia” dice una delle concorrenti del gioco televisivo nel quale l’ospite misterioso era proprio il protagonista del film diretto da Mary Harron che Plaion Pictures distribuisce nei cinema italiani dal 25 Maggio. Il suo "Dalíland" era stato già presentato al Festival di Toronto nel 2022 e fuori concorso al 40° Torino Film Festival, sollevando interesse e curiosità. "Daliland" è un viaggio emozionante nella mostra più folle del panorama artistico. Ma diventa la storia tragica e muta di un uomo che ha fatto della sua arte la sua identità, e così facendo ha prosciugato la vita stessa dal dipinto. Il film ha una regia all'avanguardia, una sceneggiatura solida e delle ottime interpretazioni da parte dei protagonisti: dal Premio Oscar Ben Kingsley, a Barbara Sukowa, Ezra Miller, Christopher Briney e la modella trans Andreja Pejić, nei panni della musa dell’artista e icona pop del nostro secolo Amanda Lear. Il protagonist è un Salvador Dalí che cerca di superare la sua umanità attraverso l’arte. Per questo anche i suoi baffi sono un capolavoro.

Giovedì 08/06 Ore 17:45
Venerdì 09/06 Ore *19:45 (Inglese + sott.)
Sabato 10/06 Ore 17:40
Domenica 11/06 Ore 21:15

"CHE BRAVI STI FROCI - Nel Mondo di Paolo Poli" di G. Giuliattini, R. Cacini
A sette anni dalla scomparsa, il nostro personale omaggio ad un grande intellettuale dalla cultura letteraria illilitata e un artista difficilmente inquadrabile in definizione di genere e contenuto. Paolo Poli ha attraversato buona parte del ventesimo secolo calcando le scene dei teatri e della tv come attore/regista/autore/ cantante e con uno stile graffiante e lieve, così come raffinato e dissacrante, subendo censure e accuse di vilipendio e offesa della dignità civile del popolo italiano, da parte di una società che non riusciva a sostenere un personaggio così complesso e che osava sbandierare la sua omosessualità in modo sfacciato. Il titolo richiama una citazione di Poli che ricorda come Anna Magnani commentava i suoi spettacoli teatrali a Roma. Figlio di un carabiniere e di una maestra, fratello di Lucia Poli nonché zio del musicista Andrea Farri, dopo aver conseguito la laurea in letteratura francese cominciò ad affermarsi intorno agli anni cinquanta: i primi esordi furono nei piccoli teatri fiorentini. Qui Poli iniziò a farsi notare per la sua pungente ironia, il suo garbato istrionismo, la sua vena poetica e surreale contornata da momenti comici e giochi linguistici apprezzati anche da capocomici illustri come Tina Pica e Polidor. Nei primi anni sessanta fu protagonista di una trasmissione televisiva sulla Rai in cui leggeva delle favole per bambini, tratte da Esopo e da famosi racconti letterari. Lavorò inoltre con Sandra Mondaini in "Canzonissima". Rifiutò, come lui stesso racconta una parte in " 8½" dell'amico Federico Fellini. Rarissime furono le sue apparizioni cinematografiche, con l'eccezione della sua partecipazione al documentario a tematica omosessuale "Felice chi è diverso" (2014) di Gianni Amelio. Fu proprio lui, sul finire degli anni sessanta, a scoprire un giovanissimo Marco Messeri: i due collaboreranno continuativamente negli anni a venire.

Lunedì 12/06 Ore 16:00 € 6,00
Martedì 13/06 Ore 19:45 € 6,00

"LAGUNARIA" di Giovanni Pellegrini
Lunedì 12/06 Ore 19:15
Martedì 13/06 Ore 18:15

"DOMINION" di Chris Delforce
Martedì 13/06 Ore 21:00 Presenta Ass.ne E.N.P.A.

"GIUNI RUSSO: LA SUA FIGURA" di Franco Battiato
Mercoledì 14/06 Ore 21:30

Rassegna "Quattro Lunedì Eccellenti"
"LA REGINA MARGOT" di Patrice Chereau
In Francese + Sott. Ita
Lunedì 12/06 Ore 21:15 € 5,00

Per ulteriori informazioni: www.cinemaspaziouno.it


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