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giovedì 02 maggio 2024

River to River Indian Film Festival: Abhishek Bachchan, Adil Hussain e Suraj Sharma a Firenze

07-12-2023

Sarà il divo di Bollywood Abhishek Bachchan, vincitore di un National Film Award e di tre Filmfare Awards, il prestigioso premio cinematografico presentato annualmente dal The Times Group per rendere onore all'eccellenza artistica e tecnica del cinema Hindi, l’ospite d’eccezioneal 23/mo River to River Florence Indian Film Festival, unico evento cinematografico in Italia che esplora il volto dell’India contemporanea, con la direzione di Selvaggia Velo, in programma dal 7 al 12 dicembre 2023 al cinema La Compagnia (via Cavour 50/R) nell’ambito della “50 Giorni di Cinema a Firenze”. L’attore e produttore, figlio dell’iconica star Amitabh Bachchan - ospite del River to River nel 2012 - e protagonista dei più famosi blockbuster bollywoodiani degli ultimi vent’anni, incontrerà il pubblico in occasione della prima italiana del suo ultimo film: la storia di sport e riscatto al femminile “Ghoomer” al fianco del regista R. Balki (venerdì 7 dicembre, ore 20.30).

Il River to River non si ferma qui e svela un altro “asso nella manica” di questa edizione: la kermesse fiorentina porterà infatti sul palco del Cinema La Compagnia Adil Hussain, attore pluripremiato e apprezzato dal pubblico internazionale per le sue interpretazioni ne “Il Fondamentalista riluttante” della regista Mira Nair e “Hotel Salvation” di Mukti Bhawan. Tra i più prolifici interpreti indiani, con all’attivo oltre ottanta pellicole e due National Film Awards, il riconoscimento cinematografico più prestigioso in India, Hussain presenterà al festival insieme alla registaNathalia Syam la prima italiana dell’ultimo film“Footprints on Water”, uno spaccato sul mondo dell’immigrazione clandestina vincitore al New York Indian Film Festival come “Miglior opera prima” (8 dicembre, ore 20.30).

Adil Hussain saluterà gli spettatori anchein compagnia di un altro attesissimo ospite: l’attore Suraj Sharma (“How I Met Your Father”, “Happy Death Day 2U”), suo coprotagonista nel film 4 volte premio Oscar e trionfatore ai Golden Globe“Vita di Pi”, insieme al quale parteciperà al ritorno sul grande schermo dell’opera di Ang Lee (10 dicembre, ore 17.00). Sharma sarà poi al festival con l’anteprima del nuovo lavoro “Gulmohar”, saga familiare firmata dal cineasta Rahul Chittella (9 dicembre ore 20.30).

River to River Florence Indian Film Festival proporrà oltre 30 i titoli tra lungometraggi, documentari e corti in prima italiana ed europea. Determinazione, riscatto, migrazioni e mutamenti sono le tematiche che connettono le opere selezionate. Da non perdere l’omaggio al regista bengaleseMrinal Sen, maestro della New Wave cinematografica dell’India orientale acclamato e premiato nei più importanti festival internazionali, dalla Mostra del Cinema di Venezia al Festival di Cannes, con due dei suoi film più significativi, “Interview” (8 dicembre ore 16.00) e “Bhuvan Shome” (9 dicembre ore 16.00).

Tra i titoli da segnalare anche “Goldfish” di Pushan Kripalani (12 dicembre ore 20.30) film di chiusura del festival in anteprima italiana, ritratto di una donna (l’attrice e modella Kalki Koechlin, celebre nel ruolo di Batya Abelman nella serie Netflix “Sacred Games”) costretta a confrontarsi con le ferite passato per affrontare il declino psichico della madre (Deepti Naval, icona del cinema hindi). Spazio al cinema del reale con il documentario “Fatima” di Sourabh Kanti Dutta, che segue la protagonista – attivista ex sposa bambina – nella lotta contro il traffico sessuale nello Stato del Bihar, al confine col Nepal (12 dicembre ore 18.30). Immancabili i lustrini e le coreografie di Bollywood col film campione di incassi 2023 in India: “Rocky aur Rani Ki Prem Kahaani” di Karan Johar, interpretato dalle superstar Ranveer Singh e Alia Bhatt (10 dicembre ore 20.30).

Non solo cinema: in prima assoluta la mostra “My India/Megalopolis”, lavoro scattato nell’arco di oltre 15 anni da fotografo Rocco Rorandelli, tra i fondatori del collettivo TerraProject, che documenta il passaggio di 250 milioni di persone dalle campagne alle principali città dell’India in un imponente processo di urbanizzazione, organizzata in collaborazione con fsm - Fondazione Studio Marangoni (presso spazio espositivo C.A. Ciampi del Consiglio Regionale della Toscana in via de’Pucci 16, vernissage il 7 dicembre ore 12.30, visitabile fino al 16/12). E poi il talk con la content creator Veronica Giuffré (23K follower su Instagram) sul subcontinente attraverso gli occhi di Italo Calvino (9 dicembre ore 11.00) e il cooking show dello chef Basheerkutty Mansoor, creatore del primo food truck di cucina indiana in Italia (8 dicembre ore 18.00).

“La ventitreesima edizione del festival dedicato al cinema indiano è un momento riconosciuto dalla cittadinanza e un’occasione che arricchisce l’offerta culturale della nostra regione. Un vero e proprio cortocircuito culturale fa sì che le feste prenatalizie siano ormai saldate all’avvio del River to River. Una rassegna di film che ci apre gli occhi su una parte del mondo emblema di complessità e contraddizioni e, allo stesso tempo, cantiere di sviluppo costante. Quest’anno attraverso la mostra “My India/Megalopolis” di Rocco Rorandelli, tra i fondatori del collettivo Terra Project, anche il Consiglio regionale ospiterà una parte del festival. Una partecipazione di cui siamo orgogliosi e che conferma il sostegno delle istituzioni regionali al settore cinematografico e al mondo della cultura che, anche attraverso il percorso degli Stati Generali della Cultura, vogliamo rendere sempre più centrali nelle politiche di sviluppo della nostra regione”. È quanto dichiara Cristina Giachi, presidente della Commissione Istruzione, formazione, beni e attività culturali del Consiglio Regionale della Toscana.

“Un programma ricchissimo che offre un'ampia panoramica sulla varietà del cinema indiano contemporaneo – dice la vicesindaca e assessora alla Cultura Alessia Bettini – promettendo un'esperienza cinematografica davvero avvincente. La presenza di nomi importanti, insieme alla molteplicità di opere proposte e alla combinazione di film, mostre ed eventi collaterali, rende il festival un'occasione imperdibile per immergersi nella cultura indiana in tutti i suoi aspetti. Creare un ponte culturale attraverso il cinema è fondamentale per favorire la comprensione reciproca e abbattere barriere culturali. Il cinema offre uno sguardo intimo nelle vite e nelle prospettive di persone di diverse culture, consentendo al pubblico di identificarsi e comprendere esperienze altrui. Una forma d'arte in grado di stimolare empatia, promuovere il dialogo interculturale e contribuire a un mondo più inclusivo, abbattendo stereotipi e pregiudizi”.

"Con il River to River Florence Indian Film Festival il programma della “50 Giorni di Cinema a Firenze" si arricchisce delle narrazioni sul grande schermo che raccontano l'India di oggi”, afferma il presidente di Fondazione Sistema Toscana, Iacopo Di Passio. E prosegue: "I film, i documentari e i cortometraggi del festival, come ogni anno, portano a Firenze e in Toscana la cultura, le tradizioni e le nuove istanze di un paese estremamente variegato e composito, che vanta una delle principali industrie cinematografiche al mondo, ancora tutto da conoscere e apprezzare. Come Fondazione Sistema Toscana siamo pertanto lieti di ospitare la nuova edizione dell'unico festival italiano interamente dedicato alla cinematografia indiana, uno degli eventi più attesi tra le proposte culturali della nostra regione”.

"Sarà un'edizione imperdibile – conclude la direttrice Selvaggia Velo – festeggeremo i 23 anni del festival con la star di Bollywood Abhishek Bachchan, per la prima volta ospite di un evento cinematografico in Italia, che inaugurerà il River to River col suo ultimo lavoro da protagonista. Il pubblico in sala incontrerà attori del calibro di Suraj Sharma, protagonista tra gli altri de “La Vita di Pi” e il pluripremiato interprete Adil Hussain, noto anche per il suo ruolo da protagonista in "Il Fondamentalista riluttante", entrambi presenteranno al River i loro nuovi film in prima italiana”. E prosegue: “La cultura indiana è sempre più presente nelle nostre vite in svariati ambiti e, nonostante la distribuzione del cinema indiano non sia ancora consolidata nel nostro Paese, negli ultimi anni anche grazie alle piattaforme online, gli spettatori italiani hanno scoperto che non si limita ai soli film di Bollywood, ma produce anche documentari e fiction dai contenuti sociali e artistici di grande rilievo. Il lavoro che facciamo al River to River persegue proprio questo scopo, mostrare tutte le sfaccettature della cinematografia indiana, e pensiamo che questa variazione di pensiero e questo crescente interesse sia avvenuto anche grazie a noi."

Per maggiori informazioni: www.rivertoriver.it