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lunedì 23 dicembre 2024
"Te l'avevo detto", film e incontro con la regista Ginevra Elkann al Cinema Adriano di Firenze
01-02-2024
Da giovedi 1 a mercoledì 7 febbraio 2024 (lunedì sala riservata), il nuovo film "Te l'avevo detto" di Ginevra Elkann arriva in programma al Cinema Adriano di Firenze (via Romagnosi, 46). Cast: Valeria Bruni Tedeschi, Danny Huston, Greta Scacchi, Riccardo Scamarcio, Andrea Rossi, Alba Rohrwacher, Valeria Golino, Marisa Borini e con Sofia Panizzi. Martedì 6 febbraio 2024 alle ore 21.15, dopo la proiezione delle 19.30, la regista Ginevra Elkann incontra gli spettatori.
È un fine settimana di gennaio a Roma, quando un’anomala ondata di caldo si impossessa della città. Nell’arco di due giorni i nostri protagonisti vengono messi con le spalle al muro, costretti ad affrontare tutto quello che hanno abilmente evitato nelle loro vite, abituati a usare il sesso, il cibo, le droghe e persino l’ amore come via di uscita, adesso non possono più scappare, devono attraversare il caldo e farsi trasformare da esso, ognuno con il suo ritmo, ognuno con la sua voce.
Le parole di di Ginevra Elkann: "Sappiamo che il mondo si sta riscaldando. Ma siamo così assuefatti ai nostri stili di vita, così accecati da ciò che ci circonda, che non riusciamo a invertire la rotta. Siamo bloccati in un vortice. Sappiamo che è tutto sbagliato, ma ne siamo schiavi. Ignoriamo la verità in cambio di una felicità temporanea. O almeno è quello che ho provato a fare io. Durante una calda estate romana, dove tutto si stava sciogliendo intorno a me, mi sono chiesta se il mondo sarebbe stato così per sempre, per sempre caldo, giallo e secco. È stato allora che ho sentito il bisogno di raccontare questa storia. Quell’estate mi ha ricordato la Bibbia con le sue catastrofi naturali: visioni apocalittiche, invasioni di grilli, animali allo stato brado e peccatori puniti. Ma chi erano questi peccatori? Quelle erano le persone che mi interessavano: i peccatori. Mi interessava il peccato e perché oggi, molto spesso viene considerato malattia. “Te l’avevo detto” parla di questo. È un fine settimana a Roma quando arriva un’ondata di caldo improvvisa. I personaggi del film si confrontano con le difficoltà che hanno abilmente evitato di affrontare per tutta la vita, che si tratti di cibo, sesso, droghe, religione o chirurgia plastica. Ma ora non possono più scappare. Sono tutti così concentrati sui propri problemi e i propri bisogni che non vedono, accanto a loro, il mondo che sta per crollare. Riescono a vedere solo sé stessi e non ciò che li circonda. E questa è la loro tragedia. Ho scelto di ambientare il film a Roma perché è la “Città Eterna” e possiede una sorta di solennità e universalità che sento in sintonia con i temi del film. Questo film è stato scritto durante la pandemia, attraverso infinite chiamate su zoom, in uno stato d’animo sicuramente influenzato da paure che fino a quel momento erano ignote. È stato realizzato in un mondo che stava cambiando, con mascherine e test covid, pieno di nuove regole e normative. “Te l’avevo detto” è stato un vero viaggio, viene da luoghi di oscurità, luoghi di dolore, luoghi di amore e luoghi di speranza."