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sabato 30 novembre 2024
"Se torno", incontro su Pasolini con Ernest Pignon-Ernest al cinema La Compagnia di Firenze
22-04-2024
Lunedì 22 aprile 2024, alle ore 18.00, arriva in programma il film documentario "Se torno" del Collettivo Sikozel su Pier Paolo Pasolini con il grande artista francese, pioniere dell’arte urbana, Ernest Pignon-Ernest al cinema La Compagnia di Firenze (Via Cavour, 50R). Dopo la proiezione segue l’incontro con Ernest Pignon-Ernest incentrato sul suo lavoro di arte urbana e sulla figura di Pier Paolo Pasolini, alla quale l'artista ha dedicato nel corso degli anni molte opere e riflessioni. L'appuntamento fa parte di "Wails", il progetto ideato da Lorenzo Zambini e Stelleconfuse, che indaga sui primi “vagiti” dall’arte urbana.
Cosa ne abbiamo fatto della sua morte? 40 anni dopo l’assassinio di Pier Paolo Pasolini, l’artista Ernest Pignon-Ernest intraprende un viaggio in Italia per porre questa domanda sui luoghi della vita, dell’opera e della morte del poeta. A Roma, a Matera e a Napoli, l’artista interpella abitanti e passanti incollando sui muri un’immagine disegnata a pietra nera, una pietà laica in cui Pasolini porta fra le sue braccia il proprio corpo esanime. “Se torno” segue il percorso esistenziale di questa immagine, dalla sua genesi al suo inserimento nella realtà quotidiana delle città italiane. Il film interroga la permanenza nell’immaginario collettivo del pensiero di Pasolini e testimonia le lacerazioni che la sua figura suscita ancora oggi. Tra fascino e rifiuto, l’immagine di Pasolini risuona attraverso le persone incontrate come una sentinella, un appello alla lucidità e all’impegno nelle nostre società.
Martedì 23 aprile 2024, alle ore 17.30, Ernest Pignon-Ernest incontra la comunità di Certaldo nella Chiesa dei Santi Tommaso e Prospero per parlare del suo intervento nel settembre del 1980 e in occasione dell'inaugurazione della mostra documentale “Ernest Pignon-Ernest / Certaldo 1980” a Palazzo Pretorio. L'esposizione, in programma fino al 23 giugno 2024, è composta da una raccolta di fotografie, documenti, frammenti e da una testimonianza video dell’artista (realizzata dal Collettivo Sikozel). Il percorso espositivo ci riporta al settembre certaldese del 1980, all’interno della mostra-azione dal titolo “Il naturale e l’umano», coordinata dal critico d’arte Antonio Del Guercio. In quella occasione Ernest Pignon-Ernest realizzò un intervento dal titolo “Molti uomini e molte donne venuti a Certaldo”, incollando in vari luoghi della città moltissime serigrafie giganti: “donne e uomini nudi in atto di penetrare nelle case e negli edifici pubblici; Pasolini crocifisso a testa in giù e la pelle d’uomo di Michelangelo”, come recita l’articolo di Del Guercio pubblicato sulla rivista Rinascita dell’epoca. Le sue opere sono il risultato della relazione tra diversi elementi: l’immagine incollata in un luogo, il luogo dove essa è inserita, il momento nel quale essa appare e il tempo nel quale scompare e infine lo «spettatore», il passante che si relaziona con essa. Per comprenderne la ricca gamma di significati è necessario prestare attenzione a ciascuno di questi aspetti, perché, come si vedrà, l’opera d’arte non può fare a meno di nessuno di essi: “l’opera, non è l’immagine stessa, ma quello che essa provoca di interrogazioni sul luogo”.
Ernest Pignon-Ernest nasce a Nizza nel 1942. La sua ricerca artistica indaga le memorie dei luoghi, che l’artista rievoca suggestivamente attraverso allestimenti site-specific di disegni e serigrafie. La sua predilezione per la creazione di opere in forte attinenza con il luogo di destinazione, l’impegno politico, culturale e sociale dimostrato nel suo lavoro, in aggiunta a un approccio situazionista e spiazzante delle sue installazioni effimere, fanno sì che Ernest Pignon-Ernest sia oggi considerato fra i precursori dell’arte urbana. Il primo progetto in strada risale al 1966 e riguarda la realizzazione sull’altopiano di Albion di una serie di stencil raffiguranti vittime del disastro nucleare di Hiroshima, in risposta critica alla creazione di una base di lancio per missili nucleari nella zona. Il profondo legame fra opera e contesto diventa da questo momento fondamentale per Ernest Pignon-Ernest, che rifiuta il sistema istituzionale per esprimersi direttamente nei luoghi d’ispirazione. Con questo spirito nascono anche i progetti successivi, come il grande allestimento di serigrafie realizzato in occasione del centenario della Comune parigina (1971) o nelle opere realizzate nel 1980 a Certaldo in omaggio a Boccaccio e Pasolini. All’intellettuale italiano ha inoltre dedicato nel 2015 una serie di serigrafie affisse nei luoghi di pasoliniana memoria che lo ritraggono in una Pietà. L’interesse per la cultura italiana e mediterranea porta l’artista a compiere numerosi viaggi, fra cui un soggiorno a Napoli fra il 1988 e il 1995, dove realizza diversi poster ispirati a Caravaggio e alla pittura barocca napoletana. Artista impegnato, Ernest Pignon-Ernest ha spesso indirizzato la sua ricerca artistica verso opere mirate alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica su temi come l’apartheid (1974), l’aborto clandestino (1975), l’AIDS (2002).
Le iniziative sono realizzate grazie a Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Comune di Firenze, Comune di Certaldo, Institut français Firenze e Publiacqua. Coordinamento di ZAP - Zona Aromatica Protetta e contributo del media partner Street Levels Gallery. In collaborazione con Exponent, Cinema La Compagnia, Collettivo Sikozel e Ernest Pignon-Ernest.