Sabato 7 dicembre 2024, alle ore 21.30, allo Spazio Alfieri di Firenze, in via dell'Ulivo 8, saranno ospiti lo scrittore Giuseppe Catozzella e la coregista Deka Mohamed Osman per la proiezione del film "Non dirmi che hai paura" di Yasemin Samdereli, con llham Mohamed Osman, Elmi Rashid Elmi, Waris Dirie, Fatah Ghedi, Armaan Haggio, tratto dall'omonimo best seller di Giuseppe Catozzella (Premio Strega Giovani 2014). Presenta l'incontro il giornalista del Corriere della Sera e scrittore Simone Innocenti. Il film è in sala da giovedì 5 dicembre.
Samia Yusuf Omar è la velocista somala che ha sfidato i tabù per arrivare alle Olimpiadi di Pechino a soli 17 anni (2008), correndo per le strade di Mogadiscio, in una società dove una donna non dovrebbe correre. Il 30 marzo 2012 Samia sale su un’imbarcazione carica di migranti che sta a malapena a galla, e conosce il tragico destino di troppi rifugiati. La donna più veloce della Somalia, annega nel tentativo di attraversare il Mediterraneo. Rimangono il suo spirito combattivo e la sua volontà imperturbabile che, ancora oggi, continuano a motivare le giovani ragazze africane a correre e a difendere i propri sogni.
Il biopic Non dirmi che hai paura è tratto dall’omonimo romanzo di Giuseppe Catozzella, che è venuto a conoscenza del destino di questa straordinaria donna somala attraverso un articolo di giornale e poi, dopo molte ricerche e dopo lunghe conversazioni con la sorella di Samia, Hodan, ha scritto il romanzo. Il romanzo racconta la vita di Samia Yusuf Omar, che proveniva da un ambiente poverissimo ed è riuscita a partecipare ai Giochi Olimpici di Pechino. Samia non si è lasciata fermare dai divieti e dalle rappresaglie misogine degli islamisti, che non vogliono nemmeno concedere a una donna il diritto di fare sport.
Il libro non solo offre una visione toccante della storia della famiglia di Samia, ma riesce anche a rappresentare in modo impressionante i problemi principali e fondamentali di questa regione e a delineare i motivi che spingono le persone a fuggire dall'Africa. Perché lasciano la loro patria e rischiano ripetutamente il pericoloso viaggio attraverso il Mediterraneo per iniziare una nuova vita in Europa. Quali sono le loro speranze e perché l'Europa rappresenta per molti l'ultima possibilità. La possibilità di una vita degna di essere vissuta. La possibilità di aiutare sé stessi e la propria famiglia. Un'occasione per poter essere se stessi.
Per maggiori informazioni: www.spazioalfieri.it