Il regista Giuseppe Ferlito, fondatore e direttore della Scuola di Cinema Immagina di Firenze, firma un doppio lancio rivolto ad un pubblico in cerca di storie di sostanza: “Hayat”, cortometraggio drammatico di 28 minuti in arabo con sottotitoli italiani, ha per protagoniste una giovane sarta siriana e la sua famiglia “tutta al femminile” che, tra le macerie di una città in guerra, preparano la fuga verso Firenze con l’aiuto di un soldato cristiano. Al centro tematiche forti come la migrazione, i diritti delle donne e la speranza oltre il conflitto.
“Horror Vacui” è invece un lungometraggio di 111 minuti girato interamente con un iPhone Pro Max, che sviscera i rapporti tossici tra due sorelle e un padre docente di fisica, mostrando come sospetto e violenza psicologica possano risucchiare un’intera famiglia in un vortice di accuse incestuose, deliri e conseguenze irreparabili.
Entrambe le opere sono prodotte dall’Associazione Culturale Immagina e realizzate con la partecipazione attiva di allievi attori, assistenti di regia e troupe under 30 della scuola diretta da Ferlito stesso, in modo da trasformare il loro percorso formativo in autentica esperienza professionale, direttamente sul campo.
Oltre ai suggestivi boschi di Vallombrosa, per girare i suoi lavori Ferlito ha scelto lo sfondo di una città magica che, come ama ripetere, non smette mai di incantarlo: Firenze, sua patria di adozione.
“Il cinema è continuo movimento, evoluzione, crescita personale che va di pari passo con i cambiamenti della società che ci circonda – ha spiegato Ferlito –. Ecco perché questa volta ho voluto sperimentare le più moderne e leggere tecnologie per girare due film che raccontano la nostra contemporaneità, anche attraverso i mezzi che noi tutti siamo ormai abituati ad utilizzare tutti i giorni.”
“Hayat” e “Horror Vacui” sono appena stati presentati ai festival internazionali di cinema indipendente e saranno disponibili nelle sale cinematografiche fiorentine in autunno.
Per maggiori informazioni: www.cinemaimmagina.it