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domenica 22 dicembre 2024
Il Kantiere, lo spazio polivalente per i giovani nel Quartiere 4
30-11-2016
Forse non tutti lo conoscono ma il Kantiere, situato in via del Cavallaccio, oltre a essere una struttura del Comune di Firenze gestita dalla cooperativa sociale Cepiss, è soprattutto è uno spazio polivalente.
Nato come sperimentazione, a metà fra privato sociale e pubblica amministrazione, il Kantiere si propone come uno spazio di forte impronta educativa e culturale, caratterizzato da un clima di familiarità e accoglienza.
"Non è stato facile all'inizio riuscire a integrarsi nel territorio" - spiega Daniela, una delle responsabili del progetto. La zona intorno al Kantiere non era una zona molto facile in cui riuscire a integrarsi. Persone provenienti dalla micro criminalità da una parte, residenti provenienti da famiglie di forze dell'ordine dell'altra. Questa "barriera sociale" era sicuramente sinonimo di dissidi interni. Negli anni però, la distanza che c'era tra i ragazzi, figli delle parti opposte si è pian piano "ammorbidita". Il centro si è "trasformato" concentrandosi su una serie di attività volte all'aggregazione delle famiglie (soprattutto quelle in difficoltà).
La dimostrazione del cambiamento è segnata dalla vasta offerta formativa che il Kantiere propone per una fascia d'età che va dai bambini ai ragazzi, dagli adulti agli anziani.
Dai corsi di lingue straniere, a quelli di danza e ginnastica, fino a quelli di creatività (per esempio illustrazione e fumetto avanzato o taglio e cucito di I e II livello).
Sono significativi i corsi di informatica per anziani, volti a far reintegrare le persone che, appartenendo a una diversa generazione talvolta si sentono "tagliate" fuori dalla comunicazione. Questi corsi nascono come strumento di riappropriazione delle basi per comunicare, in una cornice di riscatto e gratificazione sociale.
Accanto alle attività di corsistica del tempo libero, il Kantiere offre anche alcuni corsi di formazione professionale come quello per ottenere la certificazione di Parrucchiere. I corsi sono riconosciuti e sono principalmente rivolti ai ragazzi che dopo aver compiuto i 16 anni di età decidono di interrompere il loro percorso di studi, coloro solitamente vengono definiti drop-out, offrendo loro una bella opportunità di mettersi in gioco nell'immediato futuro nel mondo del lavoro.
Grazie al semplice passaparola il centro è utilizzato anche da cooperative, associazioni o gruppi informali di cittadini per svolgere le loro attività culturali, amatoriali e ricreative.
È senza dubbio incoraggiante vedere la sinergia che si è creata tra i cittadini coinvolti e le associazioni del territorio che hanno permesso a questa struttura di diventare un punto di riferimento, di valore che si mantiene vivo nel tempo.