Sono circa 200 i ragazzi che hanno avuto il piacere e l'opportunità di prendere parte alla "Giornata per la legalità 2016", alla Palazzina Ex Fabbri (Piazzale delle Cascine), organizzata grazie alla collaborazione tra la Commissione Giovani e Sport e la Commissione Cultura del Quartiere 1 del Comune di Firenze e "Libera Toscana. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie", l'organizzazione nata nel 1995 con lo scopo di sollecitare l'opinione pubblica e la società civile nella lotta contro le mafie e per promuovere la legalità.
La giornata che ha visto coinvolti numerosi studenti delle Scuole Superiori rientra nel percorso formativo ideato e organizzato da Libera, arrivato quest'anno alla sesta edizione, che ha proprio l'obiettivo di educare e informare le giovani generazioni sulla tematica della lotta alla mafia tramite alcuni interventi formativi tenuti dagli stessi volontari che si sono recati nelle varie Scuole. Il percorso formativo di quest'anno in particolare si è occupato di raccontare e ripercorrere la storia della mafia nel nostro paese, approfondendo tematiche sempre più attuali come la corruzione. Tramite i laboratori i volontari di Libera hanno potuto spiegare agli studenti e i loro insegnanti cosa gli ha spinti a impegnarsi e dedicare la propria vita a questa attività, portando esempi concreti di racconti vissuti dagli stessi volontari nei campi confiscati alle organizzazioni mafiose dove adesso grazie a loro sorgono dei campi di volontariato che lottano ogni giorno per riappropiarsi delle proprie terre. I laboratori sono serviti inoltre agli stessi volontari per capire cosa gli studenti pensano della mafia, cosa credono che sia e soprattutto cosa ognuno di loro può fare nel proprio vissuto quotidiano per riuscire a sconfiggerla.
Un progetto che si è concluso proprio con la giornata organizzata alla Palazzina Ex Fabbri dove gli studenti delle Scuole Superiori che hanno aderito all'iniziativa di Libera e del Comune di Firenze hanno potuto assistere ed essere i veri protagonisti di questa giornata. Perchè come sostenuto da Andrea Bigalli, il referente regionale di Libera Toscana, "il problema è nostro" di noi giovani, perchè "contrastare le mafie significa riprendersi un pezzo di futuro, il proprio futuro". "E spero per questo che siate tutti consapevoli che oggi, con la vostra presenza, state facendo qualcosa di molto importante e utile".
Protagonista della mattinata alla Palazzina Ex Fabbri anche Giovanni Esposito e il suo spettacolo teatrale "Pezzi mancanti. Viaggio nei misteri della mafia", tratto dal libro del giornalista di Repubblica e scrittore Salvo Palazzolo. Uno spettacolo ricco di contenuti e valori, attraverso la voce di Giovanni Esposito i ragazzi hanno potuto ripercorrere le storie di tutte quelle persone che hanno avuto a che fare con questo "cancro": le testimonianze dei familiari delle vittime, i volti delle vittime innocenti, le immagini e i misteri che avvolgono l'attentato di Borsellino nel 1992 in via d'Amelio a Palermo, la trattativa Stato-Mafia e molto altro. Giovanni Esposito, artista e collaboratore di Libera, ha voluto affrontare tutto quello che di solito le mafie tentano di nascondere e cancellare: le prove, gli indizi, la verità. Uno spettacolo teatrale "sconvolgente" lo hanno definito così gli stessi studenti che hanno assistito alla proiezione, ed era proprio questo uno degli intenti dell'Associazione Libera e della Giornata per la Legalità, sconvolgere le giovani genarazioni affinchè si possano svegliare e rendere conto che la mafia, purtroppo, è intorno a noi ed ognuno nel suo piccolo può realmente fare qualcosa per contrastare l'illegalità, perchè come ha detto Giulia, una delle volontarie di Libera e organizzatrici dell'iniziativa, "dobbiamo essere noi stessi agenti di cambiamento".
I protagonisti dell'ultima parte della mattinata invece sono stati gli stessi studenti, prima attraverso la proiezione di un video realizzato proprio da una delle classi coinvolte nel percorso formativo di Libera, dove hanno fatto da registi e attori per raccontare a modo loro, e in rima, cosa significa e cosa è la mafia. Si è poi lasciato spazione all'emozione e i sentimenti, i ragazzi infatti sono stati coinvolti dalle volontarie di Libera ad esternare le loro sensazioni, impressioni, pensieri tramite alcuni "bigliettini" in cui hanno potuto esprimere cosa è stato e cosa ha significato per loro questo progetto e questa tematica; "speranza", "verità", "giustizia", "voglia di cambiamento" sono le parole più ricorrenti nelle frasi dei ragazzi.
Una giornata che proseguirà nel pomeriggio con la proiezione degli altri lavori multimediali prodotti dai ragazzi delle Scuole coinvolte, con l'incontro con lo Staff nazionale di "E!state Liberi, che si occupa di rivalorizzare e riqualificare i terreni confiscati alle organizzazioni mafiose, mettendo in pratica uno dei più validi esempi di impegno civile nella lotta alle mafie. Previsto inoltre uno spazio dedicato alla musica, con le esibizioni live dei Last Not Worst, I Denise e Addio Proust!, tre gruppi del laboratorio Labband dello Spazio Giovani Cure. La giornata si concluderà infine con un aperitivo a cura della Bottega dei Saperi e dei Sapori di Libera a Firenze, dove si potranno assaggiare prodotti di "Libera Terra", dai terreni confiscati alle mafie.
Iniziative e progetti come questo sono importanti per tutti noi, specie per le giovani generazioni: dare la possibilità di informare, parlare, sensibilizzare su queste tematiche è fondamentale perchè è vero che "la mafia uccide (ma) il silenzio pure".
CP