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martedì 16 aprile 2024

Reporter a Teatro: ''MIRAvigliosa Locandiera'' di Benedetta Bigazzi

13-07-2017

Il teatro della Pergola di Firenze ospita per la prima volta una totale rivisitazione del capolavoro La Locandiera, di Carlo Goldoni. Il pubblico fiorentino ha infatti l’onore di assistere al frutto di una collaborazione tra il regista Roberto Andò e l’attrice protagonista Laura Morante, in un nuovo adattamento firmato Edoardo Erba.
Sebbene risulti chiara la presenza di Goldoni nell’opera di Erba, sin dall’apertura del palco è evidente lo sconvolgimento del testo originale , che risulta essere una commedia a sfondo “noir”.
In una villa che sta per diventare un albergo, Mira ( la proprietaria ) si ritrova coinvolta in una cena d’affari con quattro sconosciuti organizzata dal proprio marito momentaneamente assente. Non conoscendo gli ospiti né il motivo della loro presenza, l’affascinante donna ha come unico punto di riferimento il contabile della società, Brizio, che la lascerà comunque nel bel mezzo della serata.
A sbloccare una situazione ormai inevitabilmente imbarazzante si aggiunge al quintetto di personaggi un losco individuo che chiede ad una sprovveduta Mira una stanza per riposare.
La conversazione a tavola fa emergere aspetti inquietanti sulle attività del marito e degli ospiti presenti, ma la furtivitá viene addirittura amplificata dalla stessa “locandiera” quando si decide a prendere in mano la situazione, riuscendo a manipolare con il suo fascino e la sua astuzia tutti i personaggi in vero stile Mirandolina goldoniana. Col procedere della notte emerge la vera natura cinica della protagonista, la quale con un colpo di scena riassembla tutti i pezzi del puzzle di fronte ad un pubblico a dir poco sbalordito.

La splendida interpretazione di Mira firmata Laura Morante, attrice cinematografica ricordata per La stanza del figlio di Moretti e Ricordati di me di Muccino ha permesso una perfetta riuscita della mise en scene, affiancata da Bruno Armando che interpreta Albi ( conte di Alba Fiorita goldoniano), Vincenzo Ferrera nelle vesti di Brizio ( Fabrizio ), Roberto Salemi nel ruolo di Poli (marchese di Forlipopoli ), Danilo Nigrelli nei panni di Riva ( cavaliere di Ripafratta ).
Le due dame- attrici goldoniane Ortensia e Dejanira sono ben impersonificate da Giulia Andò ed Eugenia Costantini.
Grazie ad un cast all’altezza delle aspettative Erba trasmette al pubblico uno spaccato della realtà contemporanea del tutto priva di moralità; in mano a faccendieri e disonesti trafficanti ai quali, soprattutto se donne, occorre tenere testa per sopravvivere.

L’atmosfera di totale depistaggio del primo atto contribuisce ad incrementare la confusione del pubblico; ma giá dai principi del secondo e ultimo atto comincia a risultare evidente il progetto e l’ingegnosità di un’inizialmente succube Mira.
La sceneggiatura di Gianni Carluccio conferisce all’ambientazione un tono cupo e macabro,in stile La grande bellezza di Sorrentino. Essa è articolata in una sala da pranzo e cucina dalle luci soffuse nel primo atto e da una stanza con corridoi intrecciati e numerose porte nel secondo. L’utilizzo dello specchio in entrambe le scenografie trasmette allo spettatore una doppia prospettiva che amplifica l’ambiguità della rappresentazione.
Alessandro Lai utilizza costumi contemporanei, adatti ad una classe sociale medio-alta, semplici ma allo stesso tempo eleganti: comunque in linea con la rappresentazione.
Sebbene l’evidente lavoro di fino, gli applausi degli spettatori non del tutto convinti dimostrano l’elitarietá della messinscena, di non facile comprensione e non proprio adatta ad un pubblico popolare.

Benedetta Bigazzi

Benedetta Bigazzi con questo articolo ha partecipato al concorso "Reporter a Teatro" indetto dal Portalegiovani del Comune di Firenze e dalla Fondazione Teatro della Toscana.