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venerdì 19 aprile 2024

Operatori di strada, un centro giovani itinerante

06-02-2018
Abbiamo incontrato Simona e Valerio al Kantiere in via del Cavallaccio, spazio polivalente del Comune di Firenze.
Sono due operatori di strada del Quartiere 4 e abbiamo avuto l'occasione di farci raccontare direttamente da loro le attività che svolgono sul territorio.

Gli operatori impiegati sono quattro, Simona e Valerio appunto, Delio e Chiara. Sono figure educative differenti da quelle che hanno intorno abitualmente i ragazzi, come genitori o professori, e questo gli permette di essere visti con occhi diversi e di approcciarsi in maniera più informale.

Lavorano con gruppi di giovani di età compresa tra i 12 e i 18 anni in orario extrascolastico e l'attività iniziale è quella di mappare il territorio e capire dove si ritrovano stabilmente i ragazzi. In questo senso vengono aiutati molto anche dalle scuole ad individuare sia luoghi di ritrovo sia situazioni particolarmente delicate.
Girano sempre in coppia, un ragazzo e una ragazza, in modo da riuscire a percepire e comprendere le esigenze di tutti i giovani che incontrano.

Innanzitutto instaurano una relazione con loro proponendo attività nel quartiere in base alle loro attitudini e passioni. Per esempio ci hanno raccontato della forte tendenza del momento verso la street art e di come abbiano trovato i mezzi e gli spazi per i murales dei ragazzi, evitando loro sanzioni a cui sarebbero potuti andare incontro, ma soprattutto di far crescere e stimolare nel migliore dei modi le loro passioni.

Ci raccontano che non sempre gli approcci con i gruppi vanno a buon fine. C'è chi è diffidente e chi non crede che queste figure possano aiutarli, cercano di fare leva sui ragazzi grazie anche agli accordi che hanno per usufuire gratuitamente degli spazi disponibili sul territorio, come per esempio il Sonoria, il Kantiere, gli impianti sportivi oppure spazi pubblici come le piazze per organizzare eventi, ma non sempre purtroppo ci riescono. Le attività sono pretesti per instaurare un rapporto costruttivo con i ragazzi e poter capire le loro esigenze e aiutarli nella scuola come nel lavoro per esempio.

Ciò che fanno è molto importante e intenso perché il Quartiere 4 è una zona dove non è difficile imbattersi in situazioni di emarginazione e conflitto e dove l'operatore assume quindi un'importante ruolo per la prevenzione, l'assistenza e il recupero sociale.

Gli ostacoli e i problemi che vivono i ragazzi di questo quartiere non mancano e le attività degli operatori meritano un sostegno particolare per l'influenza che hanno nei ragazzi che incontrano e aiutano.

Loro si definiscono un centro giovani itinerante perché non hanno più la possibilità di avere una spazio dedicato, ma come un centro giovani accolgono le richieste dei ragazzi, facendo di tutto per realizzarle e soprattutto accompagnandoli nel loro percorso di crescita.

LG