"Non soltanto la culla del rinascimento, ma una città rock". Queste le parole dell'assessore allo Sviluppo economico e turismo Cecilia Del Re, che hanno aperto, alla Camera di Commercio di Firenze, la presentazione dell'indagine sull'impatto economico di Firenze Rocks 2018 sulla città, commissionata da PromoFirenze alla Camera di Commercio di Firenze, Centro Studi Turistici e IRPET, calcolata su 210 mila spettatori e 2275 interviste realizzate durante la manifestazione e online.
"Esiste un nuovo modo di portare il nome di Firenze nel mondo ed è quello di Firenze Rocks – ha proseguito l’assessore Del Re -. Un evento che ha portato in città tantissimi giovani da tutta Italia e non solo, che hanno giudicato Firenze città ideale per questo tipo di manifestazione. Un riconoscimento che ci fa molto piacere e che si affianca ai numeri importanti sull’occupazione legata a questo evento, come a tutto il settore delle fiere e dei congressi in forte crescita a Firenze".
Tra i dati più interessanti emersi dal report sono state le percentuali riguardanti il raggiungimento della location, dove il 48,8% è andato ai concerti a piedi e la tramvia (23,2%) ha battuto l’auto (13,8%). Il secondo dato più interessante è il 60% degli intervistati che considera Firenze luogo ideale per un festival, grazie al forte traino dell'arte e al posizionamento del parco delle Cascine, luogo dell'evento, facilmente raggiungibile.
"Firenze Rocks, per noi che fiorentini siamo, è motivo di grande orgoglio e testimonia che, quando vuole, questa città sa essere viva, dinamica, accogliente e produttiva. Ed è così che da fiorentini la vogliamo. Il 60% del pubblico ritiene Firenze luogo ideale per un festival di questo tipo: la città monumento da preservare e la città contemporanea da vivere non sono in antitesi, convivono e si parlano straordinariamente bene. Un ringraziamento particolare lo dobbiamo al sindaco e all’amministrazione, che fino dal primo istante hanno sostenuto Firenze Rocks, comprendendone il valore sociale, culturale ed economico", ha detto Alessandro Bellucci, amministratore LNDF e Fratini SRL (Visarno Arena).
Un'impatto economico sul territorio non indifferente, quantificato nell'indagine in 33,3 milioni, compreso ciò che è direttamente imputabile all’organizzazione della manifestazione, ma considerando solo i costi per gli acquisti di beni e servizi con ricaduta sul sistema economico locale. Sono stati, per esempio, esclusi i compensi degli artisti e tutte le altre spese che hanno generato produzione o trasferimento di redditi nel resto d’Italia o all’estero. Se poi dall’area fiorentina allarghiamo l’impatto a tutta la Toscana gli effetti benefici sull’economia salgono a 42,1 milioni.
"Con l’avvento di Firenze Rocks è come se fosse nata una nuova grande azienda sul territorio e di questo siamo felicissimi. Basta considerare che l’impatto economico ha un valore pari allo 0,1 per cento del PIL della città metropolitana di Firenze. Quindi, anche i rockettari fanno ora parte del partito del PIL. E per i prossimi anni si può fare anche meglio, ad esempio, incoraggiando sempre più turisti ad arrivare direttamente in città con un aeroporto più funzionale e operativo attraverso la nuova pista", ha commentato Leonardo Bassilichi, presidente di Camera di Commercio di Firenze.
Proseguendo con i dati dello studio, è emerso il profilo del rocker: 32enne, arrivato soprattutto da fuori Toscana (72%), con amici (40,7%) o in coppia (38,3%). Per raggiungere Firenze ha usato l’auto nel 51,3% dei casi, oppure il treno (24,5%) e il pullman (14,9%), mentre fra i 9mila partecipanti giunti da altre Nazioni l’aereo ha prevalso con il 39,1%. Gli spettatori che hanno alloggiato a Firenze o in Toscana sono stati 89mila (il 51%) e la durata media della permanenza è stata di 2,3 notti per 207mila pernottamenti complessivi. Il 28,5% dei turisti ha scelto gli hotel e nella maggior parte dei casi (80%) a tre o quattro stelle. Il 25% si è affidato a bed and breakfast, il 19% ha pernottato in appartamenti affittati.
Quindi la spesa media per turista, escludendo i costi dei biglietti del concerto e dei viaggi fuori regione, è stata di 236,6 euro per chi è arrivato dall'Italia e di 387 euro per chi è arrivato dall'estero. Budget, naturalmente, inferiori per gli spettatori toscani, 50,4 euro, e fiorentini, 19,2 euro. Complessivamente, sono stati spesi 8,7 milioni per il cibo, 8,5 milioni per i pernottamenti, 2,6 milioni in gadget e 2,5 milioni per gli spostamenti all’interno della regione. E’ stato calcolato che in 40mila, quasi la metà di coloro che hanno pernottato sul territorio, sono anche andati in un museo cittadino o hanno effettuato una spesa culturale, sborsando 585mila euro.
Infine, riguardo il fronte occupazione, grazie alle decine di migliaia di lavoratori impiegati direttamente e indirettamente per alcune settimane, è come se l’evento avesse fatto lavorare 366 persone per tutto l’anno a Firenze e 444 in tutta la Toscana. Ipotizzando che l’intero indotto legato a Firenze Rocks fosse una sola grande azienda, questa sarebbe già classificata fra le prime cento della città per valore della produzione e numero di occupati.
Il festival che, in solo due edizioni, è diventato uno dei più importanti in Europa e un riferimento imprescindibile per la musica e l’industria dei concerti in Italia, tornerà alla Visarno Arena, dal 13 al 16 giugno 2019, con artisti come The Cure, Ed Sheeran, Tool e Smashing Pumpkins.