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giovedì 25 aprile 2024

"Firenze Comics Day & Games": il Portalegiovani incontra Caparezza al Tuscany Hall

31-03-2023
Oltre mille studenti provenienti da tutta Italia hanno riempito il Tuscany Hall (via Fabrizio De André / Lungarno Aldo Moro) nella giornata di giovedì 30 marzo 2023 in occasione del "Firenze Comics Day & Games" promosso dalla TheSIGN Academy. Una giornata di orientamento scolastico atipica, in modalità Festival, nutrita da talk, presentazioni, playtest di videogame e sessioni di disegno collettivo. Fra i tanti ospiti speciali di questa edizione anche Caparezza, il famoso rapper e cantautore italiano chiamato a rivestire il ruolo inedito di intervistatore sul palco con quattro giovani fumettisti: Sara Garagnani, Miguel Vila, Wallie e BeneDì.

Nell'intervista rilasciata al Portalegiovani del Comune di Firenze, Caparezza ha raccontato da dove nasce la sua passione per i fumetti, che ha origini lontane nel tempo. "Come nella maggior parte dei casi il fumetto lo scopri da bambino. Di solito se ti è piaciuto da piccolo te lo trascini dietro quando cresci. Raramente si sente di chi si è avvicinato al fumetto in età adulta anche se adesso finalmente ci sono anche fumetti che parlano di tematiche adulte" e prosegue: "Secondo me è un medium ancora sottovalutato. Ha delle potenzialità enormi che vorrei poter continuare ad indagare."

Alla giovane platea Caparezza ha parlato insieme a quattro artisti che lo hanno personalmente colpito. "Di loro mi piace che siano completamente diversi tra loro e quindi volevo creare una sorta di team di teste creative completamente differenti. Ognuno di loro ha delle caratteristiche che a me piacciono ed è difficile riassumerle perché per me il fumetto è un po' come la musica: ci sono vari generi. Per esempio di Miguel Vila apprezzo molto, oltre che il suo modo di disegnare i volti e le smorfie, anche il tipo di storie che racconta, molto d'impatto. Poi c'è Sara Garagnani, che ha scritto "Mor. Storia per le mie madri", il graphic novel che ho letto durante il tour, mi è piaciuto talmente tanto che poi l'ho contattata e le ho fatto i complimenti perché parla di una storia personale senza però cedere all'autocommiserazione. Con Wallie invece ho collaborato anche per il videoclip del brano "Campione dei Novanta" e mi parla del suo graphic novel in uscita di cui non so nulla e di cui non ho voluto sapere nulla per non togliere genuinità all'intervista. Infine c'è BeneDì, che ho conosciuto ad Angoulême, anche lei ha un graphic novel in uscita e vorrei che mi parlasse dell'esperienza de "Cité internationale de la bande dessinée" perché fa parte della "Maison des auteurs" composta da molti artisti di diverse nazionalità che si confrontano e disegnano in una sorta di laboratorio creativo. E dunque il poker mi sembra ben assortito".

Coloro che si affacciano ora alle professioni artistiche lo fanno in un momento storico molto diverso rispetto a quello in cui ha debuttato Caparezza, ma esiste ancora un pregiudizio verso questi mestieri? "Non credo che esista più un pregiudizio perché è abbondantemente risaputo che molti artisti campano di quello che fanno" - risponde Caparezza - "Quello che è cambiato è il tipo di fruizione e forse riconoscere un talento oggi è diventato difficile perché siamo in un momento di over esposizione. Quando ho iniziato io il web era poco presente, mentre oggi il web (a cui vogliamo tutti bene) permette a chiunque di fare qualunque cosa e quindi diventa difficile capire chi lo sta facendo con cognizione di causa. Mentre prima in qualche modo c'era un setaccio naturale: si incontravano un sacco di difficoltà per arrivare a fare quello che volevi fare e in queste difficoltà andavano avanti solo quelli caparbi davvero. Oggi diventa difficile anche per chi vuole fruire di un'opera capire chi c'è dietro, cosa c'è dietro, che pensiero c'è dietro, se c'è dell'arte o solo business o se c'è dietro un'intelligenza artificiale...non si capisce più nulla!".

"Io il consiglio che do a tutti i giovani creativi" - conclude Caparezza - "è quello che ad un certo punto dovrebbe succedere, è quello di trovare la propria dimensione originale. Nel senso di essere se stessi per essere diversi da tutti gli altri. E quindi seguire meno possibile trend e filoni e cercare di scommettere su delle cose che inevitabilmente all'inizio non piaceranno, inevitabilmente all'inizio faranno fatica ad essere apprezzate, ma che se sono vere, sincere, animate da un fuoco reale sicuramente si faranno strada".

Il "Firenze Comics Day & Games" è un evento promosso dalla TheSIGN Academy, la prima Accademia di Arti Visive dove gli studenti, oltre a confrontarsi ad alto livello con le discipline artistiche, vengono formati nell’area del marketing e stimolati a diventare promotori della propria creatività.

Per ulteriori informazioni: www.thesign.academy


di Carolina Bartoli