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sabato 21 dicembre 2024

Spazio Libero: "I nativi americani nel cinema"

31-01-2024
"I nativi americani nel cinema" è il nuovo articolo della rubrica di approfondimento tra attualità, cinema e cultura generale intitolata "Spazio libero", a cura di Lorenzo Piccardi (classe 2001) - Servizio Civile Nazionale - Portalegiovani del Comune di Firenze.

La comunità nativoamericana nel cinema e nella tv, è sempre stata poco rappresentata negli anni se non nei film western o storici ambientati prima, durante e dopo la Guerra Civile Americana.
Partiamo dai western tra gli anni '30 e '60, dove i pellerossa erano in guerra con i bianchi come ne "Il Massacro di Fort Apache"(1948) o rapivano bambine bianche e le crescevano tra di loro, ad esempio ne "L'indiana bianca"(1953) e "Sentieri selvaggi"(1956). I nativoamericani in quegli anni, venivano descritti in questo modo, anche per il contesto storico in cui erano ambientati, ovvero negli anni '60-'80 dell'800.

Alla fine degli anni'40 uscì un cartone di Pippo della Disney che s'intitola "Sognando la California" dove ironizza sulle guerre tra bianchi e pellerossa.

Ma dagli anni '70, con l'uscita di film come "Piccolo grande uomo" con Dustin Hoffman e Chief Van George (primo nativoamericano nella storia candidato all'oscar), "Soldato blu" con Candice Bergen e "Qualcuno volò sul nido del cuculo" i nativiamericani non solo ebbero una rappresentazione diversa e innovativa, ma ebbero anche più importanza come personaggi all'interno delle storie, perchè prima avevano ruoli molto più secondari.
Uno dei momenti storici dei Premi Oscar fu quando Marlon Brando rifiutò il premio per "Il Padrino" in segno di protesta contro la discriminazione della comunità dei nativi e mandò a ritirarlo l'attrice Sacheen Littlefeather.

Negli anni '90 uscì al cinema "Balla coi lupi" di Kevin Costner che parla di un soldato della Guerra Civile americana che decide di vivere nella frontiera e fa amicizia con una tribù di indiani e li aiuterà ad affrontare sia l'esercito americano che una tribù rivale.

"Geronimo" è la storia dell'omonimo eroe, interpretato da Wes Studi che sarà il primo attore di questa comunità a vincere un'Oscar,  anche se alla carriera.

In tv invece sempre in quegli anni uscirono due serie:
-la prima un "Medico tra gli orsi", dove un giovane medico si trasferisce in Alaska per lavoro in una cittadina abitata anche da nativi
-la seconda "Renegade" la storia di due cacciatori di taglie di cui uno dei due è un nativo.

Nella saga di "Twilight", Jacob e gli altri licantropi appartengono alla comunità prprio come l'attore del personaggio.
Nel 2009 la Marvel creò la prima supereroina nativoamericana della storia del fumetto che si chiama Maya Lopez detta "Echo" un'esperta delle arti marziali.

Infine, nel 2023 è uscito l'ultimo film di Scorsese "The killers of the flower moon", ambientato negli anni'20 del '900 nel periodo in cui una comunità nativa trovò il petrolio e riuscirono ad arricchirsi ma i bianchi come il personaggio di De niro li uccidevano, per potersi prendere le loro ricchezze. La protagonista del film Lily Gladstone che interpreta la moglie indiana del personaggio di Dicaprio e per questo ruolo è stata candidata agli oscar come miglior attrice protagonista ed è la terza persona appartenente a questa comunità a ricevere una candidatura per il premio dopo Chief Dan George e Graham Greene.

Lorenzo Piccardi