Città di Firenze
Home > Webzine > Giovani Reporter > Spazio Libero: "Cinema e tv, tra censure e inclusione"
giovedì 02 maggio 2024

Spazio Libero: "Cinema e tv, tra censure e inclusione"

11-03-2024
"Cinema e tv, tra censure e inclusione" è il nuovo articolo della rubrica di approfondimento tra attualità, cinema e cultura generale intitolata "Spazio libero", a cura di Lorenzo Piccardi (classe 2001) - Servizio Civile Nazionale - Portalegiovani del Comune di Firenze.

Negli anni '30, fu introdotto il "Codice Hays", un codice con una serie di regole per il cinema (anche per i film importati dall'estero), che censuravano qualunque cosa potesse danneggiare il pubblico pudore o la sensibilità di un certo pubblico. Come ad esempio; corpi nudi, i crimini come l'omicidio o l'incendio doloso, le dipendenze da droghe o alcool(quest'ultimo poteva essere usato a meno che non servisse per la trama o la caratterizzazione del personaggio), la violenza, la rappresentazione del parto, l'omossesualità e il rapporto tra etnie diverse.

Prima che venisse creato e promulgato questo codice uscirono diversi film celebri anche a livello mondiale, come ad esempio il film Ceco "Estasi" dove la protagonista Hedy Lamarr viene inquadrata completamente nuda mentre nuota, "Scarface-lo sfregiato", "Piccolo cesare", "Nemico pubblico" e altri film gangster in quegli anni molto violenti. In quel periodo fu creata anche "Betty Boop" un personaggio animato molto provocatorio.

In Italia nel 1942 uscì il film "La cena delle beffe", dove viene inquadratato, anche solo per poco il seno di Clara Calamai, la scena non fu censurata ma il fil fu vietato ai minori di 16 anni. Due registi vittime della censura dell'epoca furono: Pier Paolo Pasolini e Marco Ferreri. Il primo a causa dei film "Teorema" dove un'intera famiglia alto borghese ha dei rapporti sessuali con un ospite misterioso, "La trilogia della vita" dove si vedono per la prima volta dei nudi maschili e la violenza in "Salò o le 120 giornate di Sodoma".

Mentre invece Ferreri per "Una storia moderna-L'ape regina", "L'udienza", "Dillinger è morto" e "La grande abbuffata" a causa dei temi anticlericali e anticonvenzionali. Anche Bernardo Bertolucci dovette subire un processo, per il suo film "Ultimo tango a Parigi" (1976) a causa della scena del burro.

In Spagna, anche Luis bunuel, che trattava più meno gli stessi temi di Ferreri fu attaccato dalla Chiesa e dalla dittatura franchista(il regista ha dovuto lavorare in altri paesi per questo). I suoi film più attaccati dalla censura furono infatti; "Tristana", "L'angelo sterminatore" e "Bella di giorno". In Svezia nel 1958 uscì il film "Alle soglie della vita" di Ingmar Bergman, dove c'è una scena in cui una delle protagoniste soffre per le doglie del parto e la censura italiana all'inizio volle eliminarla ma poi il film fu solo vietato ai minori.

I primi registi in America trattare temi o immagini considerati ancora scandalosi in quegli anni furono: Otto Preminger con "La vergine sotto al tetto" (1953), "L'uomo dal braccio d'oro" (1958) e Sam Peckinpah con la violenza nei due film "Il mucchio selvaggio" (1969) e "Cane di paglia" (1971). Nel 1967, uscì il film "Indovina chi viene a cena", dove c'è una coppia di fidanzati; lei bianca, lui nero che si stanno per sposare e nonostante questo ancora non è presente un bacio romantico tra i due.

Tra i primi film a parlare apertamente di omosessualità furono: "Quelle due" (1962) di William Wyler, "Festa per il compleanno del caro amico Harold" (1971) di William Friedkin e "Making Love" (1981) di Arthur Hiller.

Ci sono diverse serie tv, specialmente dalla fine degli anni '60 in poi a trattare diversi temi considerati tabù fino a quell'epoca. Negli anni '50 nella serie "Lucy ed io" ci sono due episodi in particolare; in uno la protagonista interpretata da Lucille Ball rimane incinta (come l'attrice) e lo dice al marito anche se in modo implicito e il secondo che riguarda un viaggio a Cuba per visitare i suoceri di lei ma l'episodio non fu mai trasmesso per la questioni politiche dei due paesi

Un esempio di inclusione di diverse etnie è la serie originale di "Star Trek" dove la squadra di comando è composta anche da il tenente Nyota Uhura (Nichelle Nichols) che si occupa di comunicazioni ed è il primo personaggio afroamericano a baciare un bianco ovvero il capitano Kirk (William Shatner) e il timoniere Hikaru Sulu (George Takei).

La serie tv del 1971 "Arcibaldo" è una delle prime sitcom a ironizzare su razzismo, aborto, femminismo (attraverso il personaggio di Maude) e altri temi importanti soprattutto in quegli anni. Mentre le protagoniste delle serie tv "Giulia" e "Giorno per giorno" sempre di quegli anni, furono le prime donne madri della tv (la prima vedova e la seconda divorziata). Mentre la serie "Mary Tyler Moore" all'inizio la protagonista doveva essere divorziata o vedova ma scartarono queste due ipotesi e alla fine decisero di farla diventare una donna in carriera in cerca dell'uomo giusto anche se alla fine la pèrotagonista capisce che può essere felice anche da sola e con i suoi amici.

Lorenzo Piccardi