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sabato 21 dicembre 2024
The Journey is Everything: mostra sul viaggio nell'arte urbana di Kraita317 alla Street Levels
12-04-2024
50 opere inedite e 3 produzioni stampa artigianali, l'arte urbana di Kraita317 è in mostra alla Street Levels Gallery di Firenze, in via Palazzuolo 74AR, fino a sabato 4 maggio 2024. "The Journey is Everything" è l'esposizione che racchiude il percorso con l'evoluzione stilistica dello street artist.
Il viaggio, onnipresente nella mostra anche in senso metaforico, è il fulcro centrale delle opere di Kraita317, originario della Romania che arriva in Italia soltanto nel 2018, dove si forma da autodidatta con la propria crew di writers. La galleria ospita varie sue "serie" di opere, scandite sia da un'estetica precisa, che da varie tipologia di cornici realizzate dall'artista in collaborazione con alcuni corniciai professionisti. Oltre alle "serie", sono presenti anche dei lavori singoli, alcuni provenienti da estetiche già realizzate come per esempio l'opera "Oblivion", mentre altri sono nuovi come "Dall'altra parte della luna" nel quale affronta in modo inedito la commistione del colore tra blu e rosso, creando così una sorta di sensazione di incompletezza.
L'inconcluso è volutamente ricercato da Kraita317 che, grazie a recenti sperimentazioni, lavora sul concetto del non finito come finito. Questa idea è anche alla base del nome della mostra "The Journey is Everything", e deriva in parte dalla realizzazione dell'opera "Different Might be Everything" esposta al Museo Novecento di Firenze. Alla fine della creazione l'artista non ha voluto togliere le linee e i calcoli scritti per realizzarla, perché sono per lui parte importante del processo creativo: dal pensiero, al percorso fino all'arrivo.
Anche l'esposizione in se è sia un arrivo che una partenza, infatti Sofia Bonacchi, co-fondatrice della Street Levels Gallery, sottolinea: "Essendo di solito, da esperienza, una mostra personale una sorta di punto di arrivo, cioè una resa dei conti rispetto a un percorso, si vede di solito un'accelerazione da qui in avanti, una spinta per nuove ricerche artistiche". Nell'esposizione si trovano di già alcune novità che preannunciano un rinnovamento dell'arte di Kraita317, per esempio in alcune opere è possibile notare l'uso dei colori fluo, come il fucsia e il giallo. L'artista fino a oggi ha sempre utilizzato principalmente il nero, al quale spesso viene data una lucentezza particolare tramite l'utilizzo di smalti, accostato ai colori primari: rosso, blu e giallo.
Dal puppet all'astrattismo, lo street artist non è nuovo alle evoluzioni artistiche. Le sue opere contemporanee, in effetti, derivano da elementi figurativi accostati alle scritte nel mondo dei graffiti, chiamati appunto puppet. L'artista, venendo da quella realtà, li ha sempre utilizzati ma rendendoli sempre più astratti, fino ad arrivare a produrre le sue opere odierne, nelle quali è ancora possibile notare delle forme umanoidi. Non in tutte le opere però le forme antropomorfe sono facilmente riconoscibili, questo perchè Kraita317 si sta muovendo nella direzione dell'astrattismo puro. Visitare la mostra diventa quindi il modo per vedere un punto ben preciso del suo viaggio artistico, che con voglia di rinnovamento, è in continuo mutamento.
Biglietti utilizzati come "tela" sul quale produrre una creazione artistica: l'evoluzione stilistica dello street artist passa anche attraverso il materiale delle opere stesse. Grande attenzione nell'ultimo periodo dell'artista al supporto, perchè è interessato alla matricità in se, ovvero a come risulta essere la superfice, se liscia o ruvida, e l'effetto che può fare come opera d'arte. In molti casi, come nei lavori realizzati sui biglietti, Kraita317 usa il supporto come mezzo comunicativo. Infatti, l'artista ha personalmente conservato per anni i biglietti dei treni e degli aerei da lui presi, per creare delle opere d'arte che organicamente esprimono il racconto del viaggio. Anche i manifesti dimenticati in strada diventano creazioni artistiche, è così che lo street artist ha realizzato le serigrafie (un tipo di stampa artistica) presenti alla mostra. Lasciati affissi per mesi, sono stati riqualificati in 30 serigrafie, dove ogni supporto è unico ed è altrettanto valorizzato quanto il design realizzato.
Le opere create da Kraita317 in collaborazione con Ache77, Exit Enter e James Vega sono certamente la sorpresa più grande di questa mostra personale. Il trittico si chiama non a caso "Back to the Future", come il famoso film, e richiama l'area semantica del viaggio. Per l'artista le persone con cui ha collaborato sono prima di tutto amici nel suo viaggio creativo, e soltanto dopo colleghi. "Doc" è il nome del lavoro fatto con Ache77, "MCfly" quello con Exit Enter e "DeLorean" è il nome dell'opera creata con James Vega. L'altra serie di creazioni artistiche che fa capire quanto, per Kraita317, siano importanti i suoi compagni è quella realizzata da un unico supporto, un lungo rotolo di carta, che l'artista aveva in studio e sul quale lavorava insieme ad altri street artist. Da quel materiale vengono create in tutto 19 opere, di cui 5 di grandi dimensioni, 9 medie e 5 piccole per raccontare il percorso che ha fatto la carta da quando è stata prodotta fino a diventare un'opera d'arte, e allo stesso tempo è anche un simbolo del viaggio che lo street artist ha intrapreso insieme ai suoi colleghi.
Kraita317 (Brasov, 1996) si forma da autodidatta con la propria crew di writers, traducendo il linguaggio del proprio mondo interiore in chiave visiva. Il disegno astratto rappresenta l’unica sintesi comunicativa che è in grado di esemplificare la sua profonda introspezione. Kraita317 ha scelto con decisione il proprio nome d’arte, identico a quello anagrafico sommato al nome della Crew con cui è cresciuto, la "317", perché é la sua pratica artistica e la sua vita, asciugata fino all’essenziale, sono allo stesso modo identiche e inscindibili.
Street Levels Gallery è una galleria internazionale di arte urbana con sede in via Palazzuolo a Firenze. Nata nel 2016 dall’incontro tra artisti e produttori culturali, la galleria si propone come un ambiente capace di indagare sui vari livelli di interazione dell’arte, tra strada, pubblico e spazio espositivo, interagendo con il tessuto urbano in uno scambio reciproco, in costante mutamento.