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sabato 21 dicembre 2024
Spazio Libero: "Marlon Brando, il padrino ribelle"
24-04-2024
"Marlon Brando, il padrino ribelle" è il nuovo articolo della rubrica di approfondimento tra attualità, cinema e cultura generale intitolata "Spazio Libero", a cura di Lorenzo Piccardi (classe 2001) - Servizio Civile Nazionale - Portalegiovani del Comune di Firenze.
Marlon Brando è stato uno dei più importanti attori del cinema dagli anni '50 agli anni '90, conosciuto non solo per il ruolo da ribelle ma anche per l'uso del MetodoStanislavskij, che gli ha permesso d'intepretare ruoli anche molto difficili e complessi.
Il primo film da protagonista fu "Il tuo corpo mi appartiene" (1950), storia di riabilitazione fisica e personale di un soldato della Seconda Guerra Mondiale. Il primo ruolo importante venne però con il personaggio del violento Stanley Kowalski in "Un tram che sichiama desiderio" (1951) di Elia Kazan, con cui lavorerà anche in "Viva Zapata" (1952) e in "Fronte del porto" (1954) nel ruolo che gli valse il suo primo Oscar, quello di Terry Malloy un ragazzo che si ribella alle minacce di un gangster. Nel 1953 esce "Ilselvaggio", dove intepreta un motociclista duro ma sensibile, questo sarà il ruolo che lo farà diventare un'icona per i giovani di quegli anni.
Brando ha recitato diverse volte la parte del soldato in "I giovani leoni" (1958) di Edward Dmytryk e "Sayonara" (1957) di Joshua Logan; in un film tratto da un'opera di Tennesse Williams "Pelle di serpente" (1960) di Sidney Lumet con Anna Magnani e "Riflessi in unocchio d'oro" (1967) tratto dal libro di Carson Mccullers con Elizabeth Taylor, in commedie come "Bulli e pupe" (1955) di Joseph Leo Mankiewicz, "I due seduttori" (1964) e "La contessa di Hong Kong" (1967) di Charlie Chaplin.
Nel 1972 viene scelto per il ruolo del boss Don Vito Corleone ne "Il Padrino" ruolo che gli farà vincere il suo secondo Oscar che rifiuterà in segno di protesta contro la discriminazione dei Nativi Americani nel mondo del cinema. E sempre per le sue battaglie contro il razzismo reciterà nel film "Un'arida stagione bianca" (1989) con Donald Sutherland e Susan Sarandon ambintato durante gli ultimi anni dell'apartheid in Sudafrica e nella miniserie tv "Radici- Le nuove generazioni" (1979). Altri personaggi particolari interpretati da lui in quegli anni sono: il padre di Superman Jor-El nel film omonimo del 1978, il vedovo Paul nello scandaloso "Ultimo tango a Parigi" (1972) e il colonnello disertore Kurtz in "Apocalipse Now" (1979).
Gli ultimi film della sua carriera furono "Il coraggioso" (1997), "Don Juan de Marco-Maestro d'amore" (1995) entrambi a fianco di Johnny Depp, "Il boss e la matricola" (1989) di Andrew Bergman, "In fuga col malloppo" (1998) e "The Score" (2001) di Frank Oz con Robert Deniro e Edward Norton.