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sabato 21 dicembre 2024
Spazio Libero: "Bette Davis Eyes come la canzone"
14-05-2024
"Bette Davis Eyes come la canzone" è il nuovo articolo della rubrica di approfondimento tra attualità, cinema e cultura generale intitolata "Spazio libero", a cura di Lorenzo Piccardi (classe 2001) - Servizio Civile Nazionale - Portalegiovani del Comune diFirenze.
Bette Davis è stata una delle più importanti attrici americane del cinema, protagonista di molti film in costume, drammi romantici e ha interpretato spesso donne coraggiose e ciniche a volte senza scrupoli.
Il suo primo film da protagonista fu "Schiavo d'amore" (1934), la storia di un amore tossico di un veterano di guerra (Trevor Hoard) per una donna senza sentimenti. L'anno dopo, nel 1935 vince il suo primo Oscar in "Paura d'amare" dove intepreta una donna che rinnega il proprio amore per un uomo per non far soffrire nessuno. Nel 1937 escono sia "Le 5 schiave" la storia di un gruppo di ragazze che trovano il coraggio di denunciare le minacce di un gangster sia "L'uomo di bronzo" che parla di un trangolo amoroso tra un pugile (Wayne Morris), la ragazza del suo agente e l' agente del pugile (Edward G. Robinson).
Alla fine degli anni '30-inizio anni '40, la Davis ha collaborato diverse volte con diversi registi: William Wyler con "Figlia del vento" (1938) dove vincerà il suo secondo Oscar, "Piccole volpi" (1941) dove interpreta una donna che cerca di impossessarsi del patrimonio di famiglia e "Ombre malesi" (1940) tratto da un romanzo di Maugham. Con Edmund Goulding con "Tramonto" (1939) e "La grande menzogna" (1941). Con Irving Rapper in "Perdutamente tua" (1942) dove è una donna che trova l'amore in un uomo separato e una figlia a cui si affeziona molto.
Due ruoli molto importanti nella sua carriera sono stati quella dell'attrice teatrale in declino Margot Channing in "Eva contro Eva" (1950) di Joseph L. Mankiewicz e della psicopatica Jane Hudson in "Che fine ha fatto Baby Jane" (1962) di Robert Aldrich in coppia con Joan Crawford. Il film è ricordato anche per la rivalità sul set delle due attrici protagoniste. Davis partecipò anche a due film girati Italia che sono "La noia" (1963) di Damiano Damiani con Horst Bucholz e Catherine Spaak e "Lo scopone scientifico" (1972) di Luigi Comencini insieme ad Alberto Sordi, Silvana Mangano e Joseph Cotten e in tutte e due intepreta il ruolo della vecchia aristocratica.
Fu anche protagonista di diversi film tv dove interpretò spesso il ruolo della madre come ad esempio "L'abisso-Storia di una madre e di una figlia" (1979) di Milton Katselas con Gena Rowlands film in cui la Davis vinse l'Emmy come migliore attrice, "Lascomparsa di Aimée" (1976) Anthony Harvey insieme a Faye Dunaway e "Mamma bianca" (1980) diretto da Jackie Cooper. I suoi ultimi film cinematografici della sua carriera furono: "Assassinio sul Nilo" (1978) di John Guillermin, "Le balene d'agosto" (1987) di Lindsay Anderson e "Strega per un giorno" (1989) di Larry Cohen.
Nel 1981 la cantante Kim Carnes divenne famosa grazie a una canzone intitolata "Bette Davis Eyes" riferendosi agli occhi dell'attrice e la stessa attrice le scrisse una lettera di ringraziamento per la canzone le due s'incontranrono anche di persona.