"Mauro Bolognini" è il nuovo articolo della rubrica di approfondimento tra attualità, cinema e cultura generale intitolata "Spazio Libero", a cura di Lorenzo Piccardi (classe 2001) - Servizio Civile Nazionale - Portalegiovani del Comune di Firenze.
Mauro Bolognini è stato un regista italiano pistoiese, che ha diretto molte trasposizioni cinematografiche di romanzi e racconti, film a episodi e alcune storie vere.
Il suo primo film di successo fu "Arrangiatevi!" (1959) con Totò e Peppino De Filippo, la storia è una commedia di una famiglia che va a vivere senza saperlo in una ex casa di tolleranza. Sempre nel '59 esce "La notte brava" tratto da un racconto di Pasolini. Mentre nel 1960 esce "Il bell'Antonio" con protagonisti Marcello Mastroianni e Claudia Cardinale, tratto dall'omonimo romanzo di Brancati. La storia è quella di Antonio, che nonostante sia un dongiovanni, soffre d'impotenza. Le altre trasposizioni più conosciute del regista sono: "La giornata balorda" (1960) tratto da alcuni racconti di Moravia, "La viaccia" (1961) da un romanzo di Mario Pratesi ambientato nel mondo contadino di fine '800, "Metello" (1970) con Massimo Ranieri e Ottavia Piccolo dall'omonimo libro di Pratolini ambientato nel mondo operaio di inizio '900 e "L'eredità Ferramonti" (1976) con Dominique Sanda, Anthony Quinn e Gigi Proietti tratto dal romanzo omonimo di Gaetano Chelli.
I film in cui ha partecipato dirigendo alcuni episodi sono: "Le fate" (1966), "Le Bambole" (1965), "Capriccio all'italiana" (1968), "Le streghe" (1967), "La mia signora" (1964) e "Dove vai in vacanza?" (1978). Invece le storie vere che ha trasposto al cinema sono: "Fatti di Gente perbene" (1974) con Giancarlo Giannini, che racconta l'omicidio Murri avvenuto a inizio Novecento; "Gran Bollito" (1977) liberamente tratto dalla storia di Leonarda Cianciulli (Shelley Winters) la "saponificatrice di Correggio" una serial killer italiana e "Mosca Addio" (1987) la storia della dissidente russa Ida Nudel (Liv Ullmann).