"Lina Wertmuller" è il nuovo articolo della rubrica di approfondimento tra attualità, cinema e cultura generale intitolata "Spazio libero", a cura di Lorenzo Piccardi (classe 2001) - Servizio Civile Nazionale - Portalegiovani del Comune di Firenze.
Lina Wertmuller è stata una delle più importanti registe donne del cinema e tv, conosciuta in Italia e all'estero, famosa anche per i titoli molto lunghi dei film, la sua collaborazione con Giancarlo Giannini e Mariangela Melato e per aver trattato nei suoi film in maniera anche ironica temi come la mafia, la politica e lo scontro tra Nord e Sud.
La Wertmuller fu anche una delle prime registe televisive in Italia, infatti fu autrice e regista dello sceneggiato "Il giornalino di Gian Burrasca" (1964-1965) con Rita Pavone che canta anche la canzone "Viva la pappa al pomodoro" scritta dalla Wertmuller. In quegli anni scrisse altre canzoni per la Pavone come "Il geghegè" e per Mina una delle canzoni più importanti della cantante, "Mi sei scoppiato dentro il cuore".
Nel 1972 dirige il suo primo successo cinematografico fu "Mimì metallurgico ferito nell'onore", primo film con la coppia Giannini e Melato il film parla di un siciliano che si trasferisce al nord e s'innamora di una torinese ma scopre di essere a sua volta tradito dalla moglie. Gli altri due film con la coppia protagonista sono: "Film d'amore e d'anarchia - Ovvero Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza..." (1973), la storia di un uomo che vuole uccidere Mussolini ma viene distratto dall'amore per due prostitute (Melato e Lina Polito) e il secondo "Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto" (1974) dove un uomo e una donna diversi per i ceti a cui appartengono e nelle idee politiche (lei ricca, repubblicana di destra del nord e lui povero, comunista del sud) si ritrovano soli su un'isola deserta.
Il film che farà conoscere la Wertmuller a livello internazionale è "Pasqualino settebellezze" (1975) sempre con Giannini protagonista dove interpreta un codardo che farebbe di tutto per sopravvivere. Per questo film la Wertmuller divenne la prima regista donna candidata agli Oscar e anche Giannini fu candidato allo stesso premio come miglior attore. Nel 1985 dirige un film al femminile con Angela Molina, Harvey Keitel e Isa Danieli, "Un complicato intrigo di donne, vicoli e delitti" che è la storia di un gruppo di donne che vogliono vendicare i loro figli morti a causa della mafia. Per la tv dirige i due film "Il decimo clandestino" (1989) con piera degli Esposti e Dominique Sanda tratto dai racconti di Guareschi e "Sabato, Domenica e Lunedi" (1990) dall'omonima opera teatrale di Eduardo De Filippo con Sofia Loren, Luciano De Crescenzo e Luca De Filippo.
Nel 1992 esce "Io speriamo che me la cavo" con protagonista Paolo Villaggio nel ruolo di un'insegnante trasferito da Genova a Napoli che si deve occupare di ragazzi molto difficili. Nel 1996 invece dirige Veronica Pivetti e i comici Tullio Solenghi e Gene Gnocchi nel film "Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica" dove un operaio comunista (Solenghi) s'innamora di una leghista (Pivetti). I suoi ultimi film sono stati: "Ferdinando e Carolina" (1999) "Peperoni ripieni e pesci in faccia" (2004), "Francesca e Nunziata" (2002) e "Mannaggia alla miseria" (2010).
Buona Visione
Fonti:Wikipedia
Lorenzo Piccardi