Città di Firenze
Home > Webzine > Giovani Reporter > Spazio Libero:"Luis Bunuel, borghesia surreale"
sabato 21 dicembre 2024

Spazio Libero:"Luis Bunuel, borghesia surreale"

10-06-2024
"Luis Bunuel, borghesia surreale", è il nuovo articolo della rubrica di approfondimento tra attualità, cinema e cultura generale intitolata "Spazio libero", a cura di Lorenzo Piccardi (classe 2001) - Servizio Civile Nazionale - Portalegiovani del Comune di Firenze.

Luis Bunuel è stato uno dei più importanti registi spagnoli del cinema mondiale. Fu uno dei primi registi a raccontare storie grottesche e surreali e tramite questo stile, riusciva a fare sia critica drammatica che comica dell'ipocrisia della borghesia e della Chiesa e dell'influenza che le due avevano sulla società.

Il suo primo film, scritto insieme al pittore Salvador Dalì, è il cortometraggio "Un chien Andalou" (1929) che è una serie di scene apparentemente sconnesse ma collegate da una coppia (Pierre Batcheff e Simone Mareuil) che cercano di stare insieme ma c'è sempre qualcosa che li blocca (la Chiesa, la società). La scena più famosa (quella iniziale) è quella dove il regista taglia in due un occhio con una lametta. Stesso tema e schema di regia viene affrontato nel film successivo "L'age d'or" (1930).
Nel 1933 dirige un breve documentario, "Terra senza pane" che mostra la povertà e i problemi sociali della regione spagnola Las Hurdes. Alla fine della guerra civile spagnola e la vittoria del dittatore Francisco Franco, Bunuel si trasferisce prima in America e poi in Messico dove dirige "I figli della violenza" (1950), che racconta le vicende di due ragazzi di strada. 

Nel 1958 esce "Nazarin", il viaggio spirituale di un moderno San Francesco, durante la dittatura di Porfirio Diaz. Tre anni dopo Bunuel dirige "Viridiana", la storia di una ragazza che desidera aiutare il prossimo, ma i poveri che lei cercherà di aiutare approfitteranno della sua gentilezza. "L'angelo sterminatore" (1962), parla di un gruppo di persone ricche che dopo una cena, per un motivo o per un altro non riescono a lasciare la villa dove si trovano.
"Intolleranza:Simon del deserto" (1965) è un mediometraggio, liberamente basato sulla vita del monaco stilita Simeone del VI secolo D.C. Due anni dopo dirige Catherine Deneuve e Michel Piccoli in "Bella di giorno", che parla di una donna che per liberarsi da alcuni sogni erotici comincia a fare la prostituta. Bunuel dirigerà la Deneuve anche nel film "Tristana" (1970), che racconta di una donna che viene violentata dal suo tutore (Fernando Rey).

 "La via lattea" (1969) racconta di due preti che attraversano il Cammino di Santiago e al tempo stesso assistono alla vita di Gesù. Il film è il primo capitolo della "Trilogia della ricerca della verità" che è composta anche da "Il fascino indiscreto della borghesia" (1972), dove un gruppo di ricchi francesi e spagnoli non riescono mai a mangiare a causa di assurdi eventi e "Il fantasma della libertà", una serie di episodi grotteschi e satirici. Il suo ultimo film s'intitola "Quell'oscuro oggetto del mio desiderio" (1977) tratto dal romanzo "La donna e il burattino", il film parla dell'attrazione di un uomo di mezza età per una ragazza più giovane (prima Carole Bouquet e poi Angela Molina).

Buona Visione

Fonti:Wikipedia

Lorenzo Piccardi