"Greta Garbo, la Divina", è il nuovo articolo della rubrica di approfondimento tra attualità, cinema e cultura generale intitolata "Spazio libero", a cura di Lorenzo Piccardi (classe 2001) - Servizio Civile Nazionale - Portalegiovani del Comune di Firenze.
Greta Garbo fu una delle più importanti attrici del cinema americano, che ha avuto successo negli ultimi anni del muto e dei primi anni del sonoro. Fu l'attrice feticcia del regista Clarence Brown.
La Garbo divenne famosa grazie al ruolo della femme fatale nei film "La tentatrice" di Fred Niblo e "La carne e il diavolo", primo film della Garbo diretto da Clarence Brown tutti e due del 1926. Il secondo film diretto da Brown insieme alla Garbo fu "Il destino" (1928), uno dei primi film a trattare temi come la dipendenza dalle droghe e l'omossessualità e per questo attaccato dalla censura. Nel 1930 sempre diretta da Brown recita nei film "Anna Christie" e "Romanzo" che furono i primi film sonori della Garbo e in tutti e due interpreta il ruolo della donna romantica. Infatti nelle locandine dell'epoca del primo film citato c'era scritta la frase "la Garboparla". Per entrambi i film fu candidata agli Oscar come miglior Attrice Protagonista. Nel 1931 recita il ruolo della prima spia donna della storia nel film "Mata Hari" di George Fitzmaurice e l'anno dopo diretta da Edmund Goulding interpreta il personaggio di un'attrice tormentata nel film "Grand Hotel".
Recita il ruolo della regina Cristina di Svezia nel film omonimo del 1933 diretta da Rouben Mamoulian. Recita in due trasposizioni cinematografiche del libro "Anna Karenina" (1935) di Clarence Brown e "Margherita Gauthier" (1936) di George Cukor tratto da "La signora delle camelie" di Dumas. L'ultimo film con il regista Brown fu "Maria Walewska" (1937) dove interpretò il ruolo dell'omonima contessa polacca e amante di Napoleone. Ernst Lubitsch ha diretto la Garbo nella commedia satirica "Ninotchka" (1939) dove ha il ruolo di una severa diplomatica sovietica che però si abitua al modo di vivere della società non Comunista. Lo slogan di questo film fu "la Garbo ride" perché questo fu il primo film comico dell'attrice. L'ultimo film della Garbo fu "Non tradirmi con me" (1941) di George Cukor. Dopo questo film decise di ritirarsi per sempre dalle scene all'età di 36 anni e nel 1955 ricette l'Oscar onorario per il suo contributo all'arte del cinema.