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sabato 21 dicembre 2024

Spazio Libero: "Pietro Germi"

17-07-2024
"Pietro Germi", è il nuovo articolo della rubrica di approfondimento tra attualità, cinema e cultura generale intitolata "Spazio libero", a cura di Lorenzo Piccardi (classe 2001) - Servizio Civile Nazionale - Portalegiovani del Comune di Firenze.

Pietro Germi era un importante regista italiano, che ha saputo raccontare i problemi sociali sia in modo drammatico che ironico. I suoi attori feticci erano Saro Urzì e Stefania Sandrelli.
Il suoi primi successi furono: "In nome della legge" (1949) e "Il cammino della speranza" (1950) nel primo Germi tratta il tema della giustizia e della mafia alla fine degli anni '40 e nel secondo quello dell'immigrazione italiana all'estero nel secondo dopoguerra.
Nel 1956 Germi dirige e interpreta come protagonista il film "Il ferroviere", nel ruolo di un ferroviere buono e onesto ma che soffre di alcolismo. "Un maledetto imbroglio" (1959) anche qui Germi recita la parte del protagonista insieme a Claudia Cardinale. Il film è tratto dal romanzo giallo di Carlo Emilio Gadda.

Germi ha diretto una trilogia tragicomica su alcuni pregi e difetti della società moderna specialmente quella del sud Italia. La trilogia è composta da il cult "Divorzio all'italiana" (1961), la storia di un uomo che cerca di liberarsi della moglie gli fece vincere l'Oscar come miglior sceneggiatura originale e fu il film d'esordio dell'attrice Stefania Sandrelli. Nel secondo capitolo "Sedotta e abbandonata" (1964), la Sandrelli interpreta una ragazza che rimane incinta del fidanzato della sorella e il padre di lei (Saro Urzì) vuole costringerli a sposarsi. Il terzo "Signore e Signori" (1966) è ambientato in Veneto dove attraverso varie storie che s'intrecciano, Germi racconta l'ipocrisia dei piccoli-borghesi.

Nel film "L'immorale" (1967), Germi tratta il tema della bigamia, mentre in "Serafino" (1968) con Adriano Celentano, racconta la storia di un contadino apparentemente immaturo che riceve una grossa eredità.
Gli ultimi due film di Germi sono stati "Le castagne sono buone" (1970) con protagonista Gianni Morandi e "Alfredo Alfredo" (1972) dove affronta il tema del divorzio in Italia.
Germi è l'autore della sceneggiatura del film cult "Amici miei" (1975) e avrebbe dovuto pure dirigerlo ma morì prima di iniziare le riprese. Così Monicelli che diresse il film lo omaggiò scrivendo nei titoli di coda la frase "un film di Pietro Germi".

Buona Visione

Fonti:Wikipedia

Lorenzo Piccardi