"Sandrine Bonnaire", è il nuovo articolo della rubrica di approfondimento tra attualità, cinema e cultura generale intitolata "Spazio libero", a cura di Lorenzo Piccardi (classe 2001) - Servizio Civile Nazionale - Portalegiovani del Comune di Firenze.
Sandrine Bonnaire è una delle più apprezzate attrici francesi degli ultimi 40 anni. Esordì con il ruolo dell'adolescente ribelle In "Ai nostri amori" (1983) di Maurice Pialat dove vinse il César come miglior promessa femminile. Due anni dopo viene diretta dalla regista Agnès Varda per il ruolo della misteriosa vagabonda Mona nella pellicola "Senza tetto né legge". Viene diretta di nuovo da Pialat nella trasposizione del libro "Sotto il sole di Satana" (1987) di Bernanos, con Gerard Depardieu dove la Bonnaire recita il ruolo della sfortunata Mouchette.
Partecipa al film "L'insolito caso di Mr. Hire" (1989) di Patrice Leconte, tratto da un romanzo di Simenon e l'anno dopo è la protagonista di "Verso sera" di Francesca Comencini. Nel 1994 esce il film in due parti su Giovanna d'Arco (Bonnaire) diretti entrambi da Jacques Rivette. Recita due volte in coppia con William Hurt nei film "La peste" (1992) di Luis Puenzo e "Confidenze ad uno sconosciuto" (1995) di Georges Bardawil. Claude Chabrol la dirige due volte nei drammi thriller "Il buio nella mente" (1995) con Isabelle Huppert e "Il colore della menzogna" (1999). Viene diretta di nuovo da Leconte in "Confidenze troppo intime" (2004) con Fabrice Luchini e nel 2014 è una delle protagoniste della commedia "Parliamo delle mie donne" di Claude Lelouch. Per ora i suoi ultimi film sono stati "Tre giorni e una vita" (2019) di Nicolas Boukhrief, "La scelta di Anne-l'événement" (2021), "Prima danza, poi pensa -"Alla ricerca di Beckett" (2023) di James Marsh e l'ultimo uscito nel 2024 "Limonov" di Kirill Serebrennikov.