"Marcello Mastroianni", è il nuovo articolo della rubrica di approfondimento tra attualità, cinema e cultura generale intitolata "Spazio libero", a cura di Lorenzo Piccardi (classe 2001) - Servizio Civile Nazionale - Portalegiovani del Comune di Firenze.
Marcello Mastroianni è stato uno dei più importanti attori cinematografici italiani, conosciuto a livello internazionale anche grazie alla collaborazione con Fellini, De Sica, Scola, Monicelli e Sophia Loren. Fu il primo attore italiano ad essere candidato agli Oscar come miglior attore.
L'esordio come protagonista fu nel film a episodi "Domenica d'agosto" (1950) di Luciano Emmer con cui lavorerà anche in "Parigi è sempre Parigi" (1951), "Le ragazze di Piazza di Spagna" (1952) e "Il bigamo" (1954).
Nel 1954 è uno dei protagonisti di "Cronache di poveri amanti" di Carlo Lizzani. Sempre nello stesso anno esce "Peccato che sia una canaglia" di Alessandro Blasetti, con protagonista femminile Sophia Loren. i tre insieme gireranno anche a "La fortuna di essere donna" (1956).
Nel film "I soliti ignoti" (1958) di Mario Monicelli interpreta il fotografo ladro Tiberio, che partecipa ad un furto organizzato da alcuni suoi amici per sostenere economicamente la famiglia. Il successo internazionale arriva quando viene scelto da Federico Fellini per "La dolce vita" (1960) dove recita il ruolo del malinconico Marcello che assiste alla vita notturna e mondana della Roma moderna. La pellicola è famosa anche per la celebre scena della Fontana di Trevi con Anita Ekberg.
Nello stesso anno è il romantico ma impotente Antonio ne "Il bell'Antonio" di Mauro Bolognini. Viene diretto tre volte da Elio Petri ne il giallo "L'assassino" (1961), il fantascientifico "La decima vittima" (1965) e "Todo Modo" (1976). Due volte invece da Luchino Visconti nelle trasposizioni dei libri "Le notti bianche" (1957) di Dostoevskij e "Lo straniero" (1967) di Camus.
Grazie all' interpretazione comica di Don Fefè Cefalù in "Divorzio all'italiana" (1961) riceve la prima nomination agli Oscar. Nel 1963 torna a lavorare con Fellini in "8 1/2" con Claudia Cardinale, un'opera quasi autobiografica del regista e con Monicelli ne "I compagni".
Oltre a Fellini, che lo ha diretto anche ne "La città delle donne" (1980), "Ginger e Fred" (1985). Ci sono stati altri tre registi con cui Mastroianni ha lavorato sono stati: De Sica che lo ha diretto insieme alla Loren in "Ieri, oggi e domani" (1963) "Matrimonio all'italiana" (1964), "I Girasoli" (1970) e "Amanti" (1968) in questo caso insieme a Faye Dunaway.
Il secondo fu Ettore Scola in "Dramma della gelosia" (1970), "Permette? Rocco Papaleo" (1971), "Una giornata particolare" (1977) con la Loren, "La terrazza" (1980), "Il mondo nuovo" (1982), "Maccheroni" (1985) e i due film del 1989 in coppia con Troisi "Splendor" e "Che ora è?". Il terzo invece fu Marco Ferreri in "L'uomo dei cinque palloni" (1965), "La cagna" (1972), "La grande abbuffata" (1973) e "Non toccare la donna bianca" (1974) "Ciao maschio" (1978) e "Storia di Piera" (1983).
Riceve la sua seconda candidatura all'Oscar per "Oci ciornie" (1987) di Nikita Michalkov nel ruolo di un uomo che viaggia fino in Russia per ritrovare una donna misteriosa di cui si è innamorato. Viene diretto due volte dal greco Theo Angelopoulos in "Il volo" (1986) e "Il passo sospeso della cicogna" (1991).
Gli ultimi della carriera di Mastroianni sono stati "Sostiene Pereira" di Roberto Faenza, "Al di là delle nuvole" tutti e due del 1995, "Tre vite e una sola morte" (1997) di Raul Ruiz e "Viaggio All'inizio del mondo" (1997) di Manoel de Oliveira.
Buona Visione
Fonti:Wikipedia
Lorenzo Piccardi