"La popolarità di Firenze crea opportunità per tutti. Un aumento nel numero di studenti Erasmus rappresenta una possibilità per tutti all'Università di Firenze che deve essere sfruttata" di Ruth Cullen. Questo articolo è stato scritto all'Edera Summer Camp, il laboratorio gratuito di Edera Rivista e Informagiovani del Comune di Firenze per giovani su strumenti comunicativi e linguaggio giornalistico in programma dal 17 al 20 giugno 2024 al PARC Performing Arts Research Centre.
Negli anni post-pandemia, il ritorno della popolazione di studenti a Firenze ha presentato nuove opportunità per l'università e la cultura studentesca. I numeri altissimi di stranieri che scelgono la città per fare Erasmus, per ragioni connesse alla cultura, al clima e alla diversità di cose da fare, dimostrano che Firenze è molto ben considerata dai giovani di tutta Europa.
L'Università di Firenze accoglie 54mila studenti, tra italiani e stranieri, e beneficia dei 900 accordi Erasmus che danno a ragazze e ragazzi europei la possibilità di studiare a Firenze per un semestre o per tutto l’anno accademico. Combinato con istituti specializzati, l'European University Institute, e i programmi 'Study Abroad' delle università americane, due anni fa, il numero degli studenti internazionali a Firenze ha raggiunto quota 36mila.
Le ragioni per cui Firenze è una scelta popolare riflettono i temi classici della sua cultura e storia, ma tracciano anche la presenza di un corpo studentesco diverso che crea la possibilità di trovare nuovi amici da tutto il mondo. In questo senso, la densità degli stranieri che studiano a Firenze conduce a una crescita maggiore, rendendo Firenze una città sempre più multiculturale. Dal punto di vista di Marco Dreoni, studente italiano, «gli studenti stranieri portano un bel clima internazionale, anche maggiore rispetto a quello dei turisti», il che fa della loro presenza un vantaggio per Firenze perché rende la città multiculturale senza gli effetti negativi del turismo 'hit-and-run'.
Purtroppo, non è sempre così semplice. Abitualmente, studenti dall'estero raccontano di avere difficoltà quando provano a integrarsi nella comunità di studenti italiani, e quindi, rimangono nei gruppi di altri stranieri. Per la durata di un anno, ciò fornisce tutto il necessario per una bella esperienza sociale, ma a lungo termine per Firenze, significa che non sono ben integrati nella comunità studentesca, solo nella comunità Erasmus, e studenti italiani non ottengono tutti i vantaggi di un'università globale, inclusa la possibilità di scambiare le lingue e conoscere un’altra cultura.
Secondo Valentine Dioniso, studente Erasmus olandese, la cosa che potrebbe cambiare la sua esperienza è imparare meglio l’italiano, per poter avere connessioni con studenti di Firenze. Nelle sue parole (tradotte): «Alcune persone italiane non potevano parlare inglese, e a causa della barriera linguistica, mi sentivo come un estraneo».
Con la crescita dell'internazionalità di Firenze, pare che la situazione non sia sfruttata al massimo né dagli stranieri né dagli italiani. Un'infrastruttura più completa permetterebbe a tutti di trarre il meglio dall'opportunità di vivere e studiare a fianco di giovani da tutta Europa, e una maggiore integrazione migliorerebbe l’esperienza per tutti.