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mercoledì 15 ottobre 2025

Edera Summer Camp: "Autogestione Canova: spazio di partecipazione" di Lea Martina D'Amico

12-09-2025
"Autogestione Canova: spazio di partecipazione" di Lea Martina D'Amico è l'articolo scritto all'Edera Summer Camp, il laboratorio gratuito di Edera Rivista e Informagiovani del Comune di Firenze per giovani su strumenti comunicativi e linguaggio giornalistico in programma dal 9 al 12 giugno 2025 al PARC Performing Arts Research Centre.

Nel cuore del quartiere Isolotto, all’interno della Biblioteca CaNova, esiste uno spazio in cui si respira aria di condivisione e unione. È un’aula studio curata da Autogestione Canova, una realtà nata da un accordo tra il Comune di Firenze, la biblioteca e l’associazione Liberamente. A gestirla sono giovani studentesse e studenti, che da frequentatori abituali della biblioteca hanno deciso di prendersi cura in qualità di volontari del piccolo spazio dell’aula studio, mettendo in comune tempo, energie e idee.

Il progetto nasce da un’esigenza concreta: garantire l’apertura dell’aula studio fuori dagli orari della biblioteca. Sin da subito, però, si è trasformato in un’esperienza collettiva che supera il semplice utilizzo di uno spazio. Oggi, l’autogestione vive grazie a un impegno quotidiano e condiviso, fondato su autonomia, fiducia reciproca e senso di responsabilità. L’aula è diventata punto di partenza per dare vita a una serie di iniziative orientate a creare relazioni e partecipazione come cineforum, laboratori, giochi, feste e, soprattutto, momenti di confronto aperti a tutta la comunità.

L’Autogestione ha vissuto un momento di grande impulso nel 2024, grazie alla vittoria di un bando comunale, che ha permesso la realizzazione di Futura, la bottega della memoria di domani, un progetto di riqualificazione urbana e culturale. Nell’arco di un anno, l’autogestione ha ospitato workshop, laboratori, corsi e gli Aperitalk, un ciclo di incontri orizzontali su temi attuali come ambiente, violenza di genere, lavoro e conflitti globali. L’idea è nata da momenti di quotidianità, animati da confronti tra i membri del gruppo, che hanno dato lo spunto per allargare la discussione a un pubblico più ampio.

«L’idea di chiamarlo Aperitalk invece di conferenza – raccontano – serve a dare il senso di uno scambio orizzontale. Se anche solo una persona esce dagli incontri con una consapevolezza in più, noi siamo soddisfatti».

Le feste restano il momento più conviviale e inclusivo. Si tratta di occasioni per conoscersi, divertirsi, far circolare idee e coinvolgere nel progetto nuove persone, come spiega Alessandra. «L’obiettivo – dice - è creare un posto dove studiare, ma anche sentirsi a casa. Dare vita a una comunità di persone che possano fare qualcosa per l’aula. Chiunque può partecipare dandoci una mano».

La forza del progetto sta anche nella rete con altre realtà del territorio. Con RicciOrto, per esempio, i ragazzi hanno curato gli spazi esterni e realizzato attività sul verde e la sostenibilità. Con Edera Rivista e La Svolta è nata invece la Mappa della Memoria Verde, un laboratorio attraverso cui raccontare in forma fotografica e narrativa il passato e il presente e il futuro del Quartiere 4 di Firenze.

I ragazzi si augurano che questa realtà possa continuare a vivere e a trasformarsi, grazie a nuove generazioni di volontari motivati a tenere aperto uno spazio libero, pubblico e gratuito.

L’esperienza dell’Autogestione Canova mostra come un’aula studio possa diventare uno spazio di cultura e di relazione, costruito giorno per giorno da chi lo vive.