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mercoledì 15 ottobre 2025

Edera Summer Camp: "Transistor: la transizione dei cittadini" di Matteo Monzali

12-09-2025
"Transistor: la transizione dei cittadini" di Matteo Monzali è l'articolo scritto all'Edera Summer Camp, il laboratorio gratuito di Edera Rivista e Informagiovani del Comune di Firenze per giovani su strumenti comunicativi e linguaggio giornalistico in programma dal 9 al 12 giugno 2025 al PARC Performing Arts Research Centre.

Si parla spesso di transizione ecologica: come realizzarla, come agire, chi dovrebbe guidarla. Dovrebbero essere le grandi aziende a trascinare la società? Oppure tocca ai cittadini prendere l’iniziativa? C’è chi, invece di limitarsi a discuterne, ha deciso di agire.

Il progetto Transistor è nato a Pontassieve, una cittadina di ventimila abitanti vicino a Firenze, dall’idea di Lorenzo Ci, regista e attivista locale. Si ispira al movimento delle Città di Transizione (Transition Towns), nato in Inghilterra grazie a Rob Hopkins, esperto di permacultura. Al centro di quel modello c’è il concetto di resilienza, ovvero la capacità di una comunità di rispondere in modo adattivo ai cambiamenti, sia locali che globali.

Nel tentativo di portare questo approccio nel contesto toscano, nasce nel 2019 “Valdisieve in Transizione”, una realtà attiva nell’omonima valle, che da anni promuove eventi, laboratori e momenti di confronto, con l’obiettivo di arricchire la consapevolezza e la partecipazione nei cittadini. Con il tempo, e grazie alla collaborazione con l’associazione Rinascimento Green, il progetto si è ampliato, fino a trasformarsi in Transistor e coinvolgere circa quindici città italiane, tra cui Firenze, Milano, Roma e Siracusa.

La differenza tra la “transizione green” proposta da Transistor e quella spesso promossa dalle istituzioni o dalle aziende sta nell’approccio: non si tratta di riadattare le strutture esistenti, ma di ripensarle dal basso. Il progetto invita le persone, di ogni età e provenienza, a partire dalla propria realtà, individuando i problemi locali e rispondendo con risposte concrete e condivise.

Secondo Lorenzo Ci, il punto di forza del progetto è la sua flessibilità: nessuna città è costretta a seguire un modello rigido. Ogni gruppo locale si organizza in base alle energie disponibili, ai bisogni del territorio e alle proprie capacità. «Transistor ti dice: radicati nel territorio con i mezzi che hai a disposizione e agisci per quello di cui il territorio ha bisogno». Allo stesso tempo, fornisce una struttura di riferimento, una rete di contatti e pratiche da cui trarre supporto. Tra i temi maggiormente affrontati ci sono l’autosufficienza energetica, le assemblee cittadine, le campagne di mobilitazione sociale, e molti altri.

Se da un lato le difficoltà maggiori riguardano la continuità della partecipazione, dall’altro emergono benefici immediati: dopo aver partecipato a un incontro di dibattito, molte persone dichiarano di sentirsi meglio. Anche grazie alle tecniche di facilitazione di gruppo, il semplice confrontarsi e l’agire collettivo diventa un motivo di trasformazione e di benessere.

Infine, Lorenzo lascia un consiglio per chi in questo momento di crisi mondiale si ritrova un po’ disilluso. «Guardarsi attorno – dice - e capire il mondo in cui siamo. Io come posso fare, avendo avuto una serie di privilegi nella mia vita, a mettere da parte del tempo per gli altri? Attivandosi, le cose succedono».