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domenica 19 maggio 2024

Maurizio Landini a Firenze: la democrazia è la chiave per non essere travolti dalla crisi

23-01-2014
"Per cambiare il Paese è necessario ripartire dal lavoro" questo è ciò che afferma Maurizio Landini alla presentazione a Firenze di "Forza lavoro": libro dal titolo piuttosto provocatorio scritto in collaborazione con il giornalista Gabriele Polo.
Nel volume si sottolinea come negli ultimi anni abbiamo assistito ad un'evidente svalorizzazione del lavoro, alla diminuizione dei diritti delle persone che lavorano e l'intervento della politica per modificare questa condizione è stato indubbiamente poco significativo.
Viviamo in un'epoca caratterizzata da forti contraddizioni economiche, in un Paese in cui viene aumentato l'orario di lavoro individuale e si permette la diminuizione dell'occupazione, in cui si aumenta l'età pensionabile e ci si stupisce dell'incremento della disoccupazione giovanile e in cui si fa strada l'idea che solo la finanza, attraverso il suo potere, sia in grado di produrre ricchezza lasciando svanire la convinzione che ogni individuo attraverso il lavoro possa affermarsi sia a livello sociale che economico.
Per dare forza al ruolo del lavoro, sostiene il Segretario della FIOM, è necessaria una maggiore democratizzazione sia all'interno degli ambienti di lavoro che a livello nazionale: dovremmo evitare che le decisioni economiche vengano prese, in nome dell'emergenza, senza il coinvolgimento diretto delle persone interessate come invece è successo.
Landini si interroga anche sul ruolo che le organizzazioni dei lavoratori dovrebbero avere in questo momento storico: la crescita del fenomeno della frammentazione del lavoro ha fatto sì che nascessero dei rapporti che il sindacato oggi non è in grado di rappresentare e l'unica soluzione, quindi, è giungere ad un livello maggiore di rappresentanza sindacale per fare in modo che "nessun lavoratore, giovane, pensionato si senta o sia lasciato solo".

di Ginevra Prosperi