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domenica 19 maggio 2024

''The Wolf of Wall Street'' di Martin Scorsese: il sogno americano e la sua disfatta

27-01-2014

Jordan Belfort ha 22 anni e un sogno: diventare ricco. Insieme alla moglie si trasferisce a New York e va nell'unico posto in grado di dargli ciò che vuole: Wall Street. Dopo aver ottenuto la licenza di broker, l'agenzia per cui lavora fallisce, e Jordan è costretto a rimettersi in gioco. In poco tempo costruisce dal nulla la sua agenzia di brokeraggio, la Stratton Oakmont, e comincia da subito a farsi notare tra i grandi di Wall Street. La Stratton Oakmont diventa un vero e proprio circo: prostitute e ogni genere di droga, feste fuori da ogni controllo e così tanti soldi da non sapere dove metterli. Ma con le montagne di denaro arrivano anche i problemi: il divorzio dalla moglie, un nuovo matrimonio e i problemi finanziari, il tutto sempre accompagnato dall'euforia di alcol e droga, sostanze che fanno da cornice alla vita di Jordan e compagni.
Jordan diventa sempre più schiavo dei vizi, e nonostante la continua lotta, il suo castello di menzogne finirà per essere inevitabilmente spazzato via, riportandolo alla realtà, tra i comuni mortali.
Jordan Belfort è l'incarnazione del sogno americano, il self made man, cioè l'uomo che si costruisce la propria fortuna partendo dal nulla, l'uomo alla ricerca del proprio posto nel mondo.
Il film è una biopic, ovvero segue passo per passo la vita del vero Jordan Belfort, che tra gli anni '80 e '90 ha tratto in inganno e defraudato milioni di americani. Dopo l'arresto per frode e 3 anni di carcere, Belfort decide di scrivere le sue memorie. Seguendo il suo libro Scorsese dirige un DiCaprio senza paragoni, un uomo determinato ma allo stesso tempo ossessionato dalla ricchezza, obbediente al dio denaro, un uomo che si aggira in quello che potremmo definire un inferno in terra, un mondo spietato, pieno di inganni e corruzione, caotico fino all'inverosimile, dove gli uomini cessano di essere uomini e diventano animali, tanto che lo stesso Belfort viene soprannominato Wolfy, ovvero Lupo.

di Michela Monticelli