Lunedì 24 febbraio è stato presentato a Firenze il libro dal titolo molto incisivo della giornalista Sandra Bonsanti: "Il gioco grande del potere". Così Giovanni Falcone definiva gli intrecci tra mafia e politica, tra stato e antistato: quelle questioni che avevano interessi oscuri ed occulti.
La scrittrice cerca di ricostruire la tragicità di quegli anni caratterizzati dal terrorismo, dalla politica corrotta e dalle bombe della mafia attraverso un viaggio che prende avvio dalla strage di Piazza Fontana e arriva fino ai giorni nostri.
La giornalista riprende in mano i taccuini delle inchieste seguite direttamente facendo un quadro delle vicende mediante testimonianze dei protagonisti, ricordi personali ed interpretazioni inedite.
In Italia molti episodi drammatici sono rimasti dei completi misteri, migliaia di innocenti hanno perso la vita durante attentati che non hanno ancora un colpevole: l'autrice, infatti, afferma che la verità storica non è più sufficiente ed è proprio per questo che sta promuovendo la realizzazione di un archivio storico giornalistico nella nostra città che permetta di confrontare e rendere pubblico il lavoro svolto in tanti anni dai cronisti sui principali avvenimenti del nostro Paese ancora rimasti oscuri.

di Ginevra Prosperi