In un futuro che non sembra essere molto lontano, Theodore lavora in un'azienda che si occupa di scrivere lettere per altre persone. A causa di un matrimonio finito da poco, Theodore si aggira per le strade di una futuristica città (in realtà Shanghai) con la sola compagnia del proprio computer, un auricolare sempre infilato nell'orecchio. Un nuovo aggiornamento del software però cambierà radicalmente la vita del solitario Theodore: Samantha, questo il nome che il software decide di darsi, è una forma di intelligenza artificiale che cresce giorno dopo giorno, apprendendo e migliorandosi come una normale essere umano.
Tra Theodore e Samantha nasce inevitabilmente una storia d'amore che non sembra affatto essere intralciata dall'assenza del corpo di lei.
Joaquin Phoenix recita da solo per quasi tutto il film, perché Scarlett Johansonn, la voce di Samantha, è appunto solo una voce che non si materializza mai in un corpo.
Spike Jonze ci delizia con una struggente storia d'amore che potrebbe essere uscita dalle pagine di un libro di Asimov, un futuro che sembra essere a portata di mano, e che ci spinge a riflettere sulla solitudine che ci accomuna e sulla direzione che prenderanno le relazioni umane.

di Michela Monticelli