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domenica 19 maggio 2024

Reporter alla Pergola: ''I pilastri della società''

12-05-2014

Debutto nazionale per Gabriele Lavia, regista e protagonista dello spettacolo “I pilastri della società”, andato in scena al Teatro della Pergola di Firenze la sera di giovedì 14 novembre. L’opera di Henrik Ibsen trova nell’adattazione di Lavia un’interpretazione appassionata, fatta di dialoghi forti e violenti oscillanti tra la drammaticità e la comicità. In questo suo spettacolo il drammaturgo norvegese volle criticare l’esaustiva moralità apparente e il carattere reazionario della società a fine Ottocento nel suo paese. Il dramma si svolge in una famiglia borghese, il cui capo, il console Bernick, è un’importante figura della politica e del commercio di una piccola cittadina portuale. Apostrofato dal professore di teologia che si prende cura del fervore religioso della moglie di Bernick, Betty Tonnesen, come “la colonna della società”, riconosciuto come rispettabile e influente, in realtà il console ha costruito la sua vita su una impalcatura fatta di inganni e menzogne. Al centro di questo vortice di bugie vi è la vicende di una giovane sedotta e abbandonata, di cui il fratello della moglie di Bernick, Giovanni Tonnesen, si addossa la colpa ed emigra in America con la sorellastra Lona. Spinto da quest’ultima, l’unica che l’abbia veramente amato, a tornare a casa dopo tanti anni per portare alla luce il segreto nascosto per tanto tempo e mettere il console Bernick davanti alle sue responsabilità di vero colpevole della vicenda. I due irrompono come un fulmine a ciel sereno nella vita rispettosa della famiglia del console, creando scompiglio tra gli affari importanti di Bernick e le sedute di canti e letture religiose della moglie, accompagnata dalle sue amiche e dall’immancabile professore di teologia. Quadro famigliare rappresentato egregiamente nella grottesca comicità dei suoi componenti, come ad esempio il figlio del console Olaf, bambino di una incontrollabile energia soffocata dai genitori, oppure la figura del professore, così severo nei suoi insegnamenti religiosi e strenuo difensore dell’integrità morale della famiglia. In una splendida scenografia ben costruita, l’opera si svolge tra momenti drammatici e lunghi dialoghi esaustivi, a volte forse troppo ripetitivi nel rappresentare la fittizia onnipotenza del console. In particolare il duro confronto tra il console Bernick e Lona, che si ripete spesso nel corso della storia, esprime il carattere simbolico espresso nel titolo. sottolineato quando Lona, alle parole di Bernick: “Le colonne della società siete voi donne”, replica: “No, ti sbagli, lo spirito della verità e della libertà: ecco le colonne della società”. Frase che sottolinea la polemica stessa dell’opera di Ibsen contro il sacrificio degli interessi dell’individuo per l’interesse della società. Straordinaria rappresentazione nella cornice del bellissimo teatro della Pergola, con una cura ‘particolare della rappresentazione dei personaggi anche secondari, il cui risultato è una magnifica interpretazione da parte dell’intero gruppo teatrale. Il dramma in realtà si riveste di comicità ed ironia, attraverso queste figure così integre moralmente che cadono nel panico davanti all’oscura verità che sta sgusciando dalle grinfie della menzogna e riemergendo dal passato. Tra canti religiosi, confronti accesi e subdole macchinazioni viene rappresentata una società fortemente conservatrice, nel quale emerge tutto il suo carattere reazionario e lo spirito del tempo nel quale l’opera si svolge. I temi dell’opera, considerata la prima nel quale emerge una critica di Ibsen alla società del suo tempo, inducono a una riflessione sulla nostra società attuale.  L’appassionato applauso finale del pubblico sottolinea un’interpretazione perfettamente riuscita e una egregia rappresentazione dell’opera del drammaturgo norvegese.

Marco Saccardi