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domenica 19 maggio 2024

Reporter alla Pergola: ''Comicità irresistibile''

12-05-2014
Il teatro stabile di Genova porta in scena I ragazzi irresistibili, la commedia di successo di Neil Simon, uno dei commediografi viventi più rappresentati al mondo. Dalle sue commedie sono state tratte versioni cinematografiche e televisive: A piedi nudi nel parco, La strana coppia e I ragazzi irresistibili, dallo spettacolo del 1972 oggi in scena alla Pergola. A consacrare la fama di quest’opera sul grande schermo sono Walter Mattau e George Burns (1975), mentre Woody Allen e Peter Falk portano in tv la comicità brillante di Al e Willie (1995). I protagonisti sono impersonati da Eros Pagni, volto storico dello Stabile di Genova, e Tullio Solenghi, che l’anno scorso alla Pergola aveva interpretato Moscheta. Pagni penetra degnamente nel ruolo dell’impulsivo Willie Clark, acido e pieno di rancore nei confronti dell’ex collega, personaggio decisamente più pacato di lui e impersonato da un Solenghi eccezionale e quasi irriconoscibile. “Il mio personaggio supera di almeno quindici anni la mia vera età anagrafica, per cui la fase del trucco è fondamentale” dichiara quest’ultimo, che proprio durante la fondamentale fase del trucco entra nel personaggio. Commedia esilarante dai dialoghi vivaci, ma anche riflessione metateatrale e antropologica. I due protagonisti, Al e Willie, due ex comici del vaudeville che hanno fatto ridere i teatri degli Stati Uniti per più di quarant’anni, si ritrovano dopo undici anni per ripetere in uno show televisivo lo sketch che li rese famosi. Non è una rimpatriata amichevole, bensì un incontro carico di rimpianti, soprattutto per Willie, che non era pronto a lasciare il palcoscenico quando Al decise di interrompere la sua – e quindi la loro, in quanto coppia – carriera. Due personaggi tragicomici: il rancoroso Willie si crede ancora una star mentre non riesce a farsi ingaggiare neanche per la pubblicità delle patatine, Al deve lasciare la casa della figlia per far posto al nuovo nipote e ritirarsi in una casa di riposo per ex attori, il tutto accompagnato dai persistenti litigi dei due che si punzecchiano invece di riappacificarsi. Dall’astio e dal risentimento dei vecchi comici che non fanno ridere più scaturiscono quindi risate amare, che provocano altresì una riflessione sul teatro e sulla comicità che cambia. Mentre provano lo sketch che non sarà rappresentato, Al e Willie sono disturbati dalle risate registrate, che ai loro tempi non esistevano. Willie commenta ironicamente che prima il pubblico sapeva quando ridere e non aveva bisogno di essere imboccato con le risate finte. E I ragazzi irresistibili offre l’occasione di meditare sullo scorrere inesorabile del tempo, sulla vecchiaia e la sua accettazione, sull’amicizia e i legami che durano tutta una vita, sull’effimerità del successo. Insomma, uno spettacolo ricco di spunti. A dimostrare che anche il teatro meno “impegnato” può far riflettere sull’uomo di ieri e di oggi.

Elisa Grimaldi