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domenica 19 maggio 2024

Tornano nel Salone dei Duecento gli arazzi cinquecenteschi sulle ''storie di Giuseppe Ebreo''

13-06-2014

Un colpo d'occhio che lascia senza parole, quello del primo arazzo cinquecentesco esposto nella sala consiliare di Palazzo Vecchio. Quello presentato venerdì 13 giugno 2014 nel Salone Dei Duecento è appunto, il primo di dieci arazzi che sono stati restaurati grazie alla magistrale opera dell'Opificio delle Pietre Dure e che a rotazione, decoreranno le pareti della sala. L'opera di restauro durata molti anni, ha visto come sponsor la maison Gucci, che ha finanziato i lavori grazie alle entrate del "Gucci Museo". Come ha ricordato la Executive Vice President e Chief Corporate Operations Officer della famosa casa di moda, Micaela le Divelec Lemmi: "La storia di Gucci è legata indissolubilmente a quella di Firenze; grazie alle straordinarie risorse naturali, artigianali e culturali di questa città e delle sue persone, Gucci ha saputo affermarsi in quasi 100 anni di storia come marchio di eccellenza, testimone dell’autentico Made in Italy di successo nel mondo. Siamo orgogliosi di poter contribuire a preservare e valorizzare lo straordinario patrimonio artistico e culturale che la nostra città offre ai suoi cittadini e a tutti coloro che la amano nel mondo”.
Finalmente – ha commentato il sindaco Dario Nardella – riportiamo gli arazzi medicei in quella che è stata la loro collocazione fino al 1980, il Salone dei Duecento. Grazie anche al contributo di Gucci e al restauro di altissimo livello realizzato dall'Opificio delle pietre dure con il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio, cambierà volto il salone in cui si svolge il consiglio comunale di Palazzo Vecchio. Firenze è una città aperta, dinamica e moderna che non guarda con diffidenza agli imprenditori, che scommette sull’alleanza tra pubblico e privato e che vuole conciliare la tutela del patrimonio con il dinamismo di chi vuole investire per valorizzarlo”.
La sfida è quella, una volta completato l'allestimento degli arazzi all'interno del salone, di inserire quest'ultimo nel percorso museale che già attraversa Palazzo Vecchio; un'iniziativa che da ancor di più il senso dell'apertura di quello che è uno degli edifici più importanti e rappresentativi di Firenze, alla cittadinanza e al pubblico.

di Tiziano Nieri