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domenica 19 maggio 2024

Museo Novecento: un atto di hybris per riscoprire l'arte contemporanea

23-06-2014

"Una giornata storica: Firenze non può più, se mai lo è stata, essere considerata una culla del passato e qui crogiolarsi immota senza preoccupare di rinnovarsi, di osare, di crescere", ha affermato il sindaco Dario Nardella in occasione della conferenza stampa di presentazione del Museo Novecento che si è svolta lunedì 23 giugno presso lo Spedale delle Leopoldine.
La città si conferma quindi una città dall'enorme patrimonio artistico-culturale, non limitato solo al passato ma anche all'arte contemporanea: il Museo raccoglie oltre 200 opere delle collezioni civiche e altre 100 in comodato offerte da artisti e collezionisti, che spaziano da De Chirico a Morandi, da Emilio Vedova a Renato Guttuso passando per l'esposizione fiorentina alla Biennale di Venezia. Esso si caratterizza da un alto come museo 'civico', che lega le collezioni civiche del Novecento alla storia della città, e dall'altra come museo 'immersivo', che integra il patrimonio cittadino con testimonianze delle vicende artistiche nazionali e internazionali. Interessante anche il percorso espositivo "Dentro il Novecento", che affianca alle opere postazioni multimediali, dispositivi sonori, documentari, reperti fotografici e sale video: un format che offre al visitatore ampie possibilità di approfondimento e una visita personalizzata in base ai propri interessi e che si rivolge sia al visitatore più colto che al visitatore comune. Il principio espositivo à rebours permette di fruire delle opere dagli anni '90 all'inizio del cosiddetto Secolo breve, mentre il meccanismo della rotazione delle opere consente di riproporre nuovi pezzi della collezione ogni due anni: in questo modo è possibile esporre e ammirare il patrimonio delle Raccolte Civiche fiorentine, in gran parte costituito tramite l'appello di Carlo Ludovico Ragghianti -primo professore di museologia in Italia- a seguito dell'alluvione del 1966. L'obiettivo è quello di investire sulla cultura per rilanciare la città e stimolare la crescita del territorio, sebbene la congiuntura non sia delle più favorevoli: "Aprire a Firenze un nuovo museo, in n Paese che sembra avere pochi fermenti culturali e in una situazione economica difficile come quella che stiamo affrontando, può essere considerato ardito, un gesto di hybris. Noi crediamo invece che si tratti di una tappa obbligata in una città che vuole vocarsi sempre più al contemporaneo e essere modello nazionale di un nuovo modo di concepire i beni culturali".
Suggestiva anche la location del Museo: l'Ospedale di San Paolo, prima convalenscenziario e poi scuola, e la piazza di Santa Maria Novella. La scelta dello Spedale delle Leopoldine ha permesso il recupero di 3500 metri quadri di spazio pubblico, inserendosi così nel progetto di recupero e riqualifica dell'intero quartiere avviato negli ultimi anni dall'amministrazione comunale.
L'aperturta del Museo è stata consentita grazie anche al contributo dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, rappresentata per l'occasione dal presidente Umberto Tombari alla prima uscita pubblica. "Un intervento di oltre sei milioni di euro per riqualificare la piazza", ha affermato durante la conferenza stampa, "che mira a una collaborazione tra istituzioni che porti a operazioni sistematiche, inserite in un progetto specifico, piuttosto che a pioggia". Partner del Museo è il gioco del Lotto: come ha ricordato la direttrice Marzia Mastrogiacomo, "la storia stessa del Lotto è legata all'arte e alla cultura". Coi suoi proventi ha infatti consentito, dal 1998 al 2012, interventi di recupero e valorizzazione per oltre un miliardo di euro. La collaborazione permetterà a tutti, sabato 28 e domenica 29 giugno, l'ingresso gratuito con visite guidate e laboratori fino a esaurimento dei posti, con l'obiettivo di avvicinare all'arte giovani e famiglie. Eventi collaterali si svolgeranno inoltre nei principali punti di attrazione della città.
Con l'apertura del Museo Novecento, quindi, Firenze aggiunge un altro prezioso tassello alla sua vasta offerta artistica e culturale, rendendo omaggio a un insieme di artisti per lungo tempo trascurati e dimenticati.
Per info e biglietti: www.museonovecento.it

di Daniele Mu