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domenica 19 maggio 2024

''Notte della Memoria'' al Giardino di Boboli: per ricordare la distruzione della città a 70 anni dalla liberazione di Firenze

03-08-2014

E' importante non dimenticare le distruzioni, le tragedie e le sofferenze della guerra. E' ancor più importante ricordare come risorgere da quest'ondata di catastrofi che portò la seconda guerra mondiale. Siamo vicini al 70° anniversario della liberazione di Firenze dai nazi-fascisti e l'amministrazione del Comune di Firenze, in collaborazione con la Direzione del Polo Museale Fiorentino, vuole celebrare nel miglior modo possibile questo avvenimento, senza tralasciare il ricordo dei durissimi anni della guerra e dell'invasione tedesca. Per questi motivi Domenica 3 Agosto 2014, nella splendida cornice del Giardino di Boboli, si celebra la "Notte della Memoria": un evento per ricordare la tragica notte del 3 Agosto 1944, quando tutti i ponti della città (escluso Ponte Vecchio) vennero fatti saltare dagli artificeri tedeschi. L'esercito nazista era in ritirata verso il nord Italia e lasciò dietro di sè questa scia di distruzuone e di devastazione, per impedire l'avanzata dei contingenti Alleati di liberazione. Decisero di radere al suolo, in una sola, terrificante, notte tutti i ponti sull'Arno. Si salvò solo il Ponte Vecchio (per grazia ricevuta da un ufficiale tedesco), ma, al suo posto, vennero fatte saltare sia il Lungarno Guicciardini che Por Santa Maria. Un altro ponte "storico" provò, eroicamente, a resistere: il vecchio Ponte Santa Trinita, capolavoro tardo rinascimentale, costruito su disegno di Michelangelo, crollò solamente dopo la terza raffica di esplosivi piazzata dai soldati tedeschi. "Il vecchio gigante ha resistito", sussurrò qualche fiorentino nell'osservare questo tentativo di depravare un'opera così storicamente importante e centrale per Firenze. Così, aspettando l'anniversario della liberazione, che cade l'11 Agosto, Firenze ricorda una delle sue pagine più nere. Sono stati scelti il Giardino di Boboli e Palazzo Pitti per questo evento perchè rappresentano oggi, come settanta anni fa, luoghi sicuri dove conservare la cultura, l'arte e lo spirito fiorentino. Durante la guerra Palazzo Pitti divenne un gigantesco dormitorio per tutti gli sfollati e per tutte le persone che cercavano riparo dalla tragedia e, da lì, la notte tra il 3 e il 4 Agosto 1944, i molti "ospiti" del Palazzo udirono i boati delle cariche esplosive che cancellavano i collegamenti con l'altra metà della città. Domenica 3 agosto 2014, alle ore 21.00, nel Piazzale della Meridiana, all'interno del Giardino di Boboli, una serie di immagini e di filmati storici verranno proiettati, alcune letture dell'epoca, in gran parte inedite, verranno recitate e lo spettacolo dal titolo "Agosto '44 la notte dei ponti" , curato da Arca Azzurra Teatro, sarà messo in scena per il pubblico. La serata si concluderà con la proiezione di un documentario sulla ricostruzione del Ponte Santa Trinita, che venne ricostruito esattamente come era da Riccardo Gizdulich: simbolo della voglia di riemergere dalle macerie e di mettere da parte, ma senza dimenticare, uno dei momenti più cupi e tristi della millenaria storia di Firenze.

di Marco Mannelli