Frances (Greta Gerwig) è un'aspirante ballerina e divide l'appartamento di New York con la sua migliore amica Sophie. Si conoscono fin dal college e si vogliono bene come fossero sorelle. A dispetto di questo però Sophie  non esita a lasciare Frances per trasferirsi all'estero insieme al fidanzato e Frances rimane così a fare i conti con sé stessa.
L'amicizia tra le due donne potrebbe essere il soggetto del film, ma qui si parla di Frances e dei suoi alti e bassi: cambia appartamento e divide la casa con altri due ragazzi, viene licenziata, parte per Parigi e alla fine torna al punto di partenza. Insomma, Frances si ritrova alla soglia dei 30 anni ancora precaria e senza una casa, mentre gli altri intorno a lei vanno avanti con le proprie vite.
Girato tutto in bianco e nero il film strizza l'occhio alla Nouvelle Vague francese dei maestri Godard e Truffaut, e anche la protagonista così “trasognata” sembra uscita da lì.
Il protagonista maschile che in questo caso si fa notare è Adam Driver, conosciuto in Italia grazie alla fortunata serie "Girls" firmata Lena Dunham, o per chi mastica di più il grande schermo, per una particina in "A proposito di Davis" dei fratelli Cohen.
Greta Gerwig, musa e compagna del regista, si consacra come nuova attrice rivelazione dei film indipendenti, e nonostante la critica l'abbia già promossa a pieni voti, solo il tempo ci saprà dire di più sul suo talento.
Il film di Baumbach fa capolino nelle sale italiane solo ora, perché nonostante risalga al 2012 è stato presentato al Torino Film Festival nel mese di novembre dello scorso anno, dopo aver già fatto il giro di tutta Europa. L'Italia come al solito è il fanalino di coda.

di Michela Monticelli