Durante la prima giornata del Comics in Contest, il 9 ottobre, abbiamo intervistato Nicola Garcea volontario di Emergency Firenze. Quest'anno è un'occasione speciale, dato che ricorrono non solo il decimo anno di Comics in Contest e di "Matite per la Pace", ma anche il ventesimo dalla nascita di Emergency. Secondo Nicola occasioni come questa sono interessanti per far conoscere alle persone cosa fa l'associazione: poter esprimere la propria creatività artistica legandola ad un tema importante come quello della pace è una cosa che Emergency sostiene ed approva, in quanto canale di informazione e sensibilizzazione. Infatti ha da anni avviato un programma di incontri nelle scuole di ogni grado per raccontare ai giovani alcune difficili realtà di cui si occupa, con 170 gruppi di volontari che divulgano informazioni ma che invitano anche alla partecipazione. Garcea sottolinea con entusiasmo la risposta positiva degli studenti, che solitamente seguono con attenzione ciò che i volontari hanno preparato per loro. Chiedendo quali siano per lui alcuni temi attuali che richiedono una maggiore attenzione - umana e mediatica - è stato inevitabile parlare del problema dell'ebola. In particolare ci ha raccontato della situazione in Sierra Leone, dove i due ospedali della capitale Freetown sono chiusi da tre mesi perché il personale è in parte deceduto a causa del morbo ed in parte ha deciso di tenere le strutture chiuse per evitare l'aggravarsi del contagio. A causa dell'inadeguatezza delle attrezzature sanitarie dei paesi colpiti e della mancanza di personale fornito dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, l'ospedale di Emergency nei pressi in Sierra Leone lavora cinque volte in più rispetto alle sue capacità. Secondo Garcea infatti la pace e la sicurezza sanitaria si possono garantire innanzitutto fornendo buoni livelli di istruzione, per permettere alle persone di raggiungere un maggior livello di consapevolezza. 
