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venerdì 29 marzo 2024

''Rock Contest 2014'': intervista al finalista Mefa

01-12-2014
Giovedì 27 novembre si è tenuta la prima semifinale del Rock Contest, concorso annuale di Controradio per cantanti e band emergenti. Finito il giro di eliminatorie, che ha visto passare il turno 12 artisti sui 36 selezionati, comincia la fase più ardua, quella per arrivare alla finale del 13 Dicembre all'Auditorium Flog.
Nella prima semifinale si sono potuti risentire i Walamaghe, gruppo modenese in cui confluiscono diverse ispirazioni musicali, dall'elettronica, al rock al melodico, i Flame Parade, toscani dallo spirito indie e Simon Batten, cantante di Oxford - unico artista straniero partecipante - oltre ai tre che sono andati in finale: i Plastic Light Factory - conosciuti nell'ultima settimana di eliminatorie - trio di Mantova che si lascia influenzare dal rock britannico e propone sound psicheledici creati con chitarre e bassi distorti, fortissimi nella loro brillante presentazione scenica; Lo Straniero - gruppo di Alessandria con cui si aprì la quarta serata - invece usano synth, chitarre e doppia voce per realizzare fresche ed eteree melodie sulle quali adagiare i loro testi creativi; ed infine Mefa, giovanissimo rapper fiorentino, che ha saputo conquistare il pubblico con la sua grandissima energia e forte personalità.
Nonostante il livello fosse molto alto, Nicolò Mancini, in arte Mefa, ha retto benissimo il confronto con gli altri ed anzi è riuscito a distinguersi guadagnandosi meritatamente il passaggio in finale. A guardarlo non sembra assolutamente un giovane artista alle prime esperienze, eppure questo non era che il suo secondo live.
Di questo ed altro abbiamo parlato nell'intervista che gli ho fatto durante la serata.

"Sono Nicolò Mancini, ho 16 anni, ho fatto le medie musicali, dove ho imparato a suonare quattro strumenti, la chitarra, il pianoforte, la batteria e il canto, ho fatto anche coro; dopo i tre anni di medie ho fatto il Liceo Musicale Dante e lì facevo classica, mi sono cimentato nel rock, in suoni più cattivi con la chitarra elettrica, fino ad avvicinarmi ad un rapper che aveva i miei stessi gusti musicali quindi cominciando ad ascoltare lui mi sono detto 'perché non provarci anche io?', quindi ho cominciato a buttare giù qualcosa. Le prime cose facevano pena, poi piano piano sono migliorato e mi sono sentito a mio agio".

L'hip hop secondo te, come genere musicale, che tipo di cose può far esprimere e come ti senti in sintonia con esse?
Secondo me l'hip hop è il massimo metodo di espressione musicale, perché con esso puoi dire veramente quello che vuoi, senza base, con la base, con una persona che ti fa beat box con la bocca, qualsiasi cosa può essere tramutata in hip hop. Il suo bello è che puoi dire di tutto, fregandotene di quello che pensano gli altri.

Ti manca suonare gli strumenti, fare altri generi o questa oramai è la tua strada?
No, lo reputo un passaggio, se non avessi fatto le medie musicali, il liceo musicale e non mi fossi avvicinato alla musica credo che non avrei trovato molto interesse nel ricercare suoni che non conoscevo. Il fatto che ho suonato - anche se è da un po' che ho abbandonato gli strumenti - mi ha aperto la mente.

Di solito come scrivi i tuoi pezzi?
All'inizio quando ho cominciato scrivevo, scrivevo e scrivevo anche senza base, se trovavo delle rime che mi piacevano le mettevo insieme, poi trovavo una base su YouTube e univo il tutto, però mi sono accorto che questo metodo era sbagliato. Secondo me la prima cosa che ti ispira, che ti da emozione, è la base strumentale. Quindi adesso, prima trovo una strumentale che mi piace e che ispira la mia immaginazione, poi comincio a buttar giù qualcosa, prima un concetto, provo a lavorare un po' sulla metrica, come dico le parole, se andare veloce, lento, cose così e poi passo alle parole.

Cosa cerchi di raccontare con i tuoi testi?
Come penso sia stato per tutti, ho cominciato raccontando storie che avevo vissuto, testi tristi, poi mi sono accorto che non serviva a niente. Parlo di quello che mi circonda, magari ho scritto alcune tracce su quello che penso della mia età, come si rapportano adulti e giovani - a scuola mi accorgo anche delle differenze sociali tra i ragazzi - poi ci puoi trovare il pezzo dedicato alla persona che mi piace o ad un mio amico... insomma non mi do un limite di scrittura. Nei testi poi non mi piace soltanto parlare parlare e parlare, voglio anche cantare, infatti quasi tutti i miei pezzi sono melodici.

Sei arrivato in finale al Rock Contest, che valore ha per te questo risultato?
Devo ammettere che il Rock Contest non lo conoscevo, non ne avevo mai sentito parlare, Controradio l'ascolto perché spesso accendo la radio per tenermi compagnia, ma l'ho conosciuta recentemente. Mio padre conosceva il Rock Contest, perché ha degli amici che hanno partecipato parecchie volte, ed è stata una sua iniziativa quella di farmi partecipare. All'inizio ero scettico, io faccio il rapper, non pensavo che fosse attinente al Rock Contest, poi però ci ho provato lo stesso, alla fine dovevi solo inviare dei brani. Un giorno, tornato a casa da scuola - era anche il mio compleanno - mio padre mi disse che ero stato preso e sono stato molto contento, non me lo aspettavo per niente. Quando ho visto i partecipanti, ho visto che ero anche il più piccolo, ho detto accidenti... è stato un bel colpo all'autostima.

Ti eri mai esibito prima?
Mi sono esibito solamente a scuola, questo di stasera è il mio secondo live, il primo è stato alle eliminatorie.

Fin'ora hai pubblicato due mixtape, come sono stati ricevuti?
Sono partito creando una crew, anche se non era niente di concreto, io e altri due amici rappavamo così per passione, e ho fatto uscire i primi brani, poi l'ho voluto fare seriamente, facendo qualcosa di mio. Il primo mixtape è piaciuto molto soprattutto ai miei colleghi di Firenze, che ascoltavo prima di fare rap e che mi hanno anche chiesto collaborazioni; è stato apprezzato, magari dal pubblico non tantissimo, non come volevo. Il secondo invece è piaciuto molto di più e penso di aver lasciato un'impronta, anche tra quelli emergenti come me, spero di aver lanciato un sassolino, di essermi fatto un nome.

Progetti futuri?
Tutti mi chiedono di fare un album, ma non mi sento abbastanza maturo per farlo: un album richiede molto tempo, esperienza. Magari scrivo su basi originali, fatte per me, ho qualche pezzo da parte già pronto, però per ora non ho idea di fare un album. Scrivo tutti i giorni, ho lo studio in casa e registro anche la bischerata più grande proprio perché mi piace registrare... a breve forse ci sarà un nuovo mixtape. Poi ho conosciuto il dj con cui ho suonato stasera quattro giorni prima delle eliminatorie del Rock Contest, perché avevo bisogno di qualcuno che mi suonasse le basi e un mio amico mi ha dato il suo contatto, abbiamo fatto due prove, abbiamo visto che anche al pubblico del Rock Contest è piaciuto molto, quindi stiamo collaborando per delle cose, magari live. Poi sono stato avvicinato da dei pr, magari mi fanno fare delle serate.

Pagina Facebook www.facebook.com/mefa.manifestolabel

Prossimo appuntamento con il Rock Contest è Giovedì 4 al Tender Club (Via Alamanni, 4) con la seconda semifinale. Saranno in gara: Orca//Biplop, Sofia Brunetta, Afterwards, El Xicano, Beyond The Garden e Baby's In Black. Chiuderà la serata come ospite Giovanni Truppi. 

Maggiori informazioni sul Rock Contest www.controradiolive.info/rock-contest/


a cura di Fiammetta Pibiri