L'anno scorso cadevano i 400 anni dalla morte di Giovanni Caccini (1556-1613), allievo di Gianbologna e abile restauratore attivo nella seconda metà del XVI secolo e noto per aver restaurato il gruppo di "Ercole e Nesso" nel 1595. Caccini fu in grado di ricostruire l'intera figura di Ercole partendo dai piedi, unica parte conservata sulla superficie dell'antica base.

Ad oggi l'opera si trova alla testata del primo corridoio della Galleria degli Uffizi. Qualche settimana fa, grazie al totale finanziamento dell'Associazione Friends of Uffizi Gallery,  si è potuto concludere in breve tempo il restauro del gruppo scultoreo. 

Questa operazione  si è rivelata un'importante occasione di studio e approfondimento delle antiche tecniche di intervento. Le indagini petrografiche condotte dal dott. Marcello Spampinato, in concomitanza con l'intervento di restauro che ha visto impegnata la restauratrice Paola Rosa, hanno consentito di risalire alle origini dei marmi,  la parte antica è asiatica, la parte moderna invece vede utilizzato il marmo di Carrara.

Il completamento del restauro dell'opera porta maggior rilievo alle Gallerie degli Uffizi, ed un motivo in più per farci un salto!

di Sara Korri