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venerdì 29 marzo 2024

''La Bastarda di Istanbul'' al Teatro di Rifredi: storie che raccontano il passato e il presente della Turchia

28-02-2015

Sabato 28 Febbraio in anteprima nazionale al TeatroDante Carlo Monni e da Martedì 3 Marzo a Domenica 15 Marzo in prima nazionale al Teatro di Rifredi, andrà in scena lo spettacolo "La Bastarda di Istanbul", riduzione e regia di Angelo Savelli con Serra Yilmaz, Valentina Chico, Riccardo Naldini, Monica Bauco, Marcella Ermini, Fiorella Sciarretta, Dilesta Oculisti, Elisa Vitiello e l'estro di Giuseppe Ragazzini alle videoscene.
Presentato nella cornice della Caffetteria delle Oblate, lo spettacolo è tratto dall'omonimo romanzo campione di vendite di Elif Shafak, scrittrice ormai protagonista della letteratura turca, che per la prima volta in assoluto ha concesso in esclusiva i diritti alla Compagnia Pupi e Fresedde.
Il tema centrale è quel "buco nero" nella coscienza e memoria della Turchia: la questione armena, di cui quest'anno, il 24 Aprile per la precisione, ricorre il centenario; e il racconto lega la storia di Asya "la bastarda", adolescente turca ribelle che vive a Istanbul, a quella di Armanoush, sua coetanea statunitense di origine armena che vive a San Francisco e che, per ritrovare le proprie radici, sbarca a Istanbul nella famiglia matriarcale del suo patrigno turco Mustafa. Due famiglie a confronto: una tradizionalista e turca, l'altra moderna e americana, accomunate tuttavia da similutidini e eventi che, a loro insaputa, hanno determinato i destini di ciascun componente. Una storia di multietnicità e meticciato, della ricerca delle proprie origini e dell'unione fra popoli, che viene trasferita sul palcoscenico teatrale proprio così com'è nel romanzo, aderendo completamente al testo originale. Il regista Angello Saveli dichiara infatti che non è uno spettacolo tradizionale: "Sono sempre stato più affascinato dai materiali letterari e saggistici piuttosto che dalla drammaturgia contemporanea, poichè lo scrittore è più libero del drammaturgo, che adatta già durante la fase di scrittura il suo racconto al teatro; è una sfida verso la vastità e l'epicità della letteratura" e l'uso che ha fatto del testo mantiene la sua autonomia di romanzo, senza richiami drammaturgi e per questo vuole essere anche una dedica a Luca Ronconi, scomparso qualche giorno fa, e alla sua trasposizione teatrale di "Quer pasticciaccio brutto de via Merulana" di Gadda che aveva il recupero della pagina letteraria come filosofia stilistica.
Un romanzo e uno spettacolo sull'oblio e sulla dimenticanza di un passato doloroso, su un argomento tabù fino a poco tempo fa, in cui "la storia dei grandi eventi emerge all'interno della piccola e quotidiana storia dei personaggi" e fa da sfondo per mostrarne i loro chiari-scuro. Non si tratta quindi di teatro civile e l'obiettivo non è quello di portare in scena un dibattito su cui porsi a favore o meno, ma è quello di unire poesia e storia per raggiungere gli spettatori attraverso l'ironia e la ricchezza emozionale del romanzo.
Uno spettacolo tutto al femminile, che immerge lo spettatore (e il lettore) in una dimensione fiabesca e incantata perchè ricca di odori e colori, di superstizione e cibo (la melagrana e l'ashure sono elementi ricorrenti e simboli metaforici importanti) per poi essere catapultato ai rimandi violenti del passato, in un mondo che dà voce alle donne, alle minoranze e alle subculture che hanno creato il patrimonio etnico-culturale turco e di cui tavolta la Turchia sembra dimenticarsi.

Per informazioni: www.teatrodirifredi.it

di Alice Santaniello