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sabato 27 aprile 2024

Deejay chiama Firenze: la Deejay Ten trasforma la domenica fiorentina

18-05-2015
"La corsa più bella del mondo nella città più bella del mondo". Se ascoltate Radio Deejay non può esservi sfuggita questa frase mentre andava in onda lo spot della Deejay Ten che si è tenuta lo scorso 17 Maggio. Come dare torto a quella voce, quella di Linus, Firenze è davvero la città più bella del mondo. Con la sua storia, i suoi monumenti e tutto quello che gli succede dentro. E' una città dove la settimana prima incontri Tom Hanks mentre gira il suo "Inferno" e la settimana dopo ti ritrovi con Linus e il Trio Medusa in giro per le vie.

Ma partiamo dal principio.  Finalmente hai l'occasione di partecipare alla maratona di cui hai sempre sentito parlare (chi ascolta Deejay sa bene la preoccupazione di Linus per la corsa). 6 del mattino. Ti svegli euforica, non sai cosa aspettarti. Il treno che ti porta a Firenze è sempre lo stesso, ma è diverso. Te ne accorgi dal fatto che è quasi vuoto,  c'è silenzio, ma soprattutto perché cominci a intravedere le prime magliette viola. "Run like a Deejay" è riportato sopra e capisci che chi le indossa è orgoglioso di farlo e li invidi un po' perché quella maglietta non sei riuscita a prenderla.

Più ti avvicini a Firenze e più aumentano quelle maglie. Finalmente in stazione percepisci che si tratterà di una domenica diversa: centinaia di persone si dirigono verso il luogo della partenza, sul Lungarno, e ce ne sono di tutti i tipi, basta guardare le foto: ragazzi, veri maratoneti, l'Assessore allo Sport al Comune di Firenze, Andrea Vannucci, persino l'ex calciatore di Milan e Fiorentina Massimo Ambrosini, e famiglie intere con tanto di carrozzine e cane al seguito. La Deejay Ten non è una maratona come le altre. A dir la verità non lo è per niente perché non si tratta di una maratona competitiva, non si vince niente, anzi, si vince solo la possibilità di godersi la città passando per le sue vie più belle e godersi la famiglia e gli affetti, quelli che ti sei portato dietro e quelli che ti aspettano sul palco. Perché la specialità di Radio Deejay, che è capace di raccogliere in un evento del genere più di 15 mila persone, è quella di farti sentire come uno di famiglia, come se Linus, Giorgio, Gabriele e Furio (il Trio Medusa) fossero i tuoi migliori amici. E un po' è vero, perché ti accompagnano ogni giorno, mentre prendi il treno o sei in macchina per andare al lavoro, ti fanno ridere (quanto ti fanno ridere!) e sanno tutto di te, mandano sempre la canzone giusta, ma anche tu sai tutto di loro: sai quando trovarli, ascolti sempre quello che hanno da dire, entrano nella tua vita, e anche tu entri nella loro e condividi le loro gioie e i loro momenti bui.

Il Lungarno è uno spettacolo per gli occhi: un'onda viola pronta a partire per correre "senza fretta" la 5 km o più forte la 10. In prima fila sulla griglia di partenza il grande capo Linus, sul palco a prendersi gioco di lui e a rovinargli la festa il Trio Medusa, in versione "bio" come amano definirsi quando uno dei tre è assente, e il conduttore fiorentino Federico Russo. Conto alla rovescia. Si parte. Coriandoli viola coprono i corridori ed inizia la festa. Come da tradizione il Trio corre in maniera alternativa: quest'anno la sfida è stata lanciata all'ospite fisso del mercoledì del loro programma mattutino (Chiamate Roma Triuno Triuno) "lo scienziato" Danilo da Fiumicino, che ha dovuto trasportare uno di loro e una ragazza scelta dal pubblico su un carretto per ottenere la possibilità di condurre una puntata tutta da solo.  

Si passa per Piazza Pitti, Ponte Vecchio, Piazzale Michelangelo, Piazza della Repubblica, Piazza Duomo e lo spettacolo continua. Firenze come non l'hai mai vista. Si conclude in Piazza Santa Croce, dove si trova il Deejay Village, Trio Medusa sul palco ad accogliere i "superstiti" sfiniti ma divertiti. Una medaglia è donata a tutti i partecipanti. E poi foto, tante foto. Tutti vogliono essere immortalati accanto ai loro idoli. Si ritorna a casa senza nessuna ricompensa ma con qualche ricordo in più nello zainetto. Perché è questo l'obiettivo della Deejay Ten: non gareggiare, non vincere, ma partecipare davvero, per poter dire alla fine "Io c'ero".

Sul treno del ritorno sempre le stesse magliette accompagnano il tuo viaggio, abbiamo tutti la stessa espressione felice.

Sul blog del Trio qualche giorno fa una citazione di Monica Vitti concludeva un loro post: "Il mondo non è di chi si sveglia presto, è di chi sveglia felice".

Bene, se vi siete svegliati presto per la Deejay Ten adesso potete dire "Io c'ero. Ed ero felice".

L'appuntamento è per il prossimo anno. Arrivederci Firenze!  
 

Potete guardare tutte le foto della su www.deejayten.it


Irene Giuffrida